Grande Oriente vietato alla Commissione elettorale – Diarchia Bisi-Seminario

Grande Oriente vietato alla Commissione elettorale – Diarchia Bisi-Seminario

Le ragioni della lista di Taroni per il conteggio a suo vantaggio dei voti e, di conseguenza, la sua vittoria per la Gran Maestranza 2024/2029, si scontreranno con le vecchie motivazioni della lista Seminario e con le nuove. La Corte ha annunciato di voler approfondire il voto della sezione di Vasto e di Gorizia ma il piatto forte sarà l’audio – diffuso su alcuni canali social il 4 marzo a urne appena chiuse per il rinnovo della Gran Maestranza e disconosciuto da Taroni – nel quale quella che sembra sua voce proclamava la vittoria. I legali della lista di Seminario il 25 ottobre hanno depositato presso il Goi una consulenza fonica su quell’audio mentre la lista di Taroni ha tempo fino al 13 novembre per consegnare la propria.

La speranza di Seminario

Mentre “mamma” Inghilterra resta attonita e mentre chat e canali social vari brulicano di disinformazioni, false patenti di portavoce ufficiali, sberleffi e insulti (spacciati per compiaciuta ironia dietro un vigliacco anonimato), il Grande Oriente appare allo sbando.

Seminario resta alla finestra con la speranza recondita che, quando le carte bollate saranno esaurite per ricorsi, reclami e controricorsi, la giustizia profana – vista come un sacrilegio solo quando viene promossa dalla parte avversa, qualunque essa sia – lo rimetterà in sella. Già ma a quale prezzo (l’obbedienza è spaccata, attonita, stanca ed esposta al giudizio della Gran Loggia unita d’Inghilterra) e quando? Tra mesi o anni? O magari già il 15 novembre a conteggi rifatti e a lui favorevoli?

Il tempo di Bisi

Il fattore tempo viene custodito come una sacra reliquia anche da Bisi, che ora è tornato ad essere Gran Maestro (pro tempore?), dopo l’applicazione della prorogatio imperii prospettata dal giudice il 10 agosto in uno dei tanti interventi della giustizia profana, Con quali poteri? Ordinari urlano i fedelissimi di Taroni. Fatto sta che il 4 novembre un comunicato ha annunciato che due giorni prima il Goi «ha deliberato di ratificare, compatibilmente con il provvedimento cautelare citato, ogni atto del Gran Maestro Antonio Seminario e dei componenti la Giunta dichiarati sospesi dalla carica, salvi gli esiti dei giudizi in corso». È ordinaria amministrazione quella che ratifica tutti gli atti già compiuti da un Gran Maestro deposto seppur in rampa di lancio con un reclamo contro l’ordinanza del giudice Manzi?

L’ex candidato La Pesa

L’ex candidato Gran Maestro Pasquale La Pesa, con quattro fratelli, il 3 novembre ha firmato una lettera aperta alla comunione nella quale si legge, tra le altre cose, che «è chiaro che la battaglia non è più tra candidati, ma diventa una vera e propria “battaglia per la sopravvivenza”. In questo momento storico dobbiamo, comunque, combattere non solo per la sopravvivenza, ma dobbiamo anche decidere cosa far sopravvivere. Oggi tutto è pubblico: i nostri rituali sono pubblicati e filmati ovunque e quindi svenduti e incompresi, i bussanti non sempre sono ben selezionati e ancora meno formati, l’esoterismo è esorcizzato dalla cultura corrente e quindi tutto é “gestito” come inerente all’Istituzione, ma è lontano dal suo spirito. Certamente non si può vivere in una Istituzione senza osservarne leggi e regolamenti, ma non si può esagerare, pena l’estinzione della sostanza per overdose di forma. Il rischio è di ridurre il Goi a un guscio vuoto, dove l’Io individuale si dilata in modo tossico».

Fonte: Il Sole 24 Ore