Gruppo Cap firma protocolli antimafia e per la parità di genere

Dal protocollo con l’Ance contro la criminalità organizzata all’impegno per la parità di genere. È il percorso che sta intraprendendo Gruppo Cap – la società pubblica dell’acqua e della gestione dei rifiuti partecipata da molti comuni in Lombardia – sotto la presidenza di Yuri Santagostino, sulla scia di quanto aveva avviato il predecessore Alessandro Russo. Generalmente le società partecipate negli ultimi anni sono diventate più attente al concetto di sostenibilità ambientale e sociale, ma Cap in particolare cerca di mettere insieme un po’ tutti gli accordi possibili nei vari ambiti.

L’ultimo è quello stipulato con Ance contro le infiltrazioni mafiose lungo tutta la filiera, non limitandosi quindi a controllare i 1.882 fornitori diretti, ma cercando di vedere anche cosa succede nei subappalti. Ovviamente non ci sono poteri diretti di investigazione, ma Cap ha deciso che prima di dare il via ad un lavoro controllerà le white list già stilate dalla prefettura.

Il secondo obiettivo dell’accordo con Ance è la promozione presso i partner del Codice di condotta “Cantiere Impatto Sostenibile”, che impegna le imprese su decarbonizzazione, tutela dell’ambiente, legalità, regolarità del lavoro, sicurezza e responsabilità sociale. Infine, l’accordo prevede anche il Protocollo di Intesa con l’amministrazione carceraria di Opera, per la promozione di attività lavorative extramurarie da parte di soggetti in stato di detenzione, per favorirne il reinserimento sociale.

Le aziende che fanno parte dell’elenco fornitori riceveranno quindi un punteggio sulla base delle azioni che aiutano la sostenibilità all’interno della loro struttura. «Facciamo affidamento sul nostro Vendor Rating. Si tratta dell’algoritmo attraverso il quale Cap gestisce la rotazione delle aziende partner nell’assegnazione degli appalti, che è stato rinnovato proprio all’inizio del 2023. Gli operatori che aderiscono ai protocolli e al Codice di condotta di Ance riceveranno un punteggio aggiuntivo nella sezione del Vendor Rating dedicata, rispettivamente, alla legalità, diversity and inclusion e Ambiente», spiega il presidente Santagostino.

Oltre a questo, all’interno dell’azienda è stato firmato il primo protocollo contro la violenza di genere con la Consulta femminile di Milano, che si propone diversi obiettivi. In primo luogo, promuovere azioni e progetti per prevenire e combattere la violenza di genere sul luogo di lavoro, realizzando azioni di sensibilizzazione e di formazione. Le persone di Gruppo Cap avranno la possibilità di ricevere, in caso di necessità, il supporto delle tante associazioni collegate alla Consulta Femminile per sostenere le vittime di abusi e violenze, in grado di fornire informazioni sui luoghi e sulle modalità per presentare denuncia, le informazioni sulle reti antiviolenza, indicare i luoghi di accoglienza e ospitalità, sostegno medico e psicologico. Infine, il Protocollo prevede l’organizzazione di momenti di sensibilizzazione pubblica, per coinvolgere Istituzioni e aziende sui temi della violenza di genere.

Fonte: Il Sole 24 Ore