Guerra, ultime notizie. La Knesset vota contro creazione di uno Stato palestinese. Bangladesh: 6 morti in proteste studenti

  • Israele, “ucciso capo forza navale Jihad islamica a Gaza”

    L’esercito israeliano ha annunciato di aver ucciso Anas Murad, il capo della forza navale della Jihad islamica a Gaza. Lo ha fatto sapere il portavoce militare aggiungendo che è stato ucciso un altro membro della fazione “che ha preso parte al 7 ottobre ed era responsabile per aver inviato gruppi di combattenti dall’area di Shujaia verso gli insediamenti meridionali” della Striscia.

  • Bangladesh: 6 morti in proteste studenti, governo chiede chiusura università

    Le autorità del Bangladesh hanno invitato tutte le università a chiudere oggi, dopo che almeno 6 persone sono morte in violente proteste per l’assegnazione di posti di lavoro statali. Alcune università si sono subito mosse per adeguarsi, ma altre, tra cui la più grande del Paese, stanno ancora decidendo cosa fare. La University Grants Commission ha chiesto a tutte le università pubbliche e private di sospendere le lezioni e di svuotare i dormitori fino a nuovo avviso, per proteggere gli studenti. Le università del Paese sono gestite autonomamente e la richiesta non ha valore legale. Le autorità hanno dichiarato che martedì almeno 6 persone sono rimaste uccise in episodi di violenza in tutto il Paese, a causa di scontri fra studenti e attivisti filogovernativi e polizia, che si sono verificati nella capitale Dacca, nella città sudorientale di Chattogram e in quella settentrionale di Rangpur.

  • Knesset vota contro creazione Stato palestinese

    La Knesset ha votato a stragrande maggioranza una risoluzione che respinge la nascita di uno Stato palestinese. La risoluzione è stata opera sia dei partiti della coalizione del premier Benyamin Netanyahu sia di quella di destra all’opposizione e ha avuto il sostegno anche del partito di Benny Gantz. I membri di Yesh Atid, il partito di Yair Lapid – hanno riferito i media- sono usciti dall’Aula al momento del voto. “Uno Stato palestinese nel cuore di Israele costituirebbe una minaccia esistenziale per Israele e i suoi cittadini, perpetuerebbe il conflitto israelo-palestinese e destabilizzerebbe la regione”, recita la Risoluzione.

    L’approvazione della Risoluzione – che stabilisce la sua “opposizione di principio” alla nascita di uno stato palestinese – è avvenuta a pochi giorni dalla partenza del premier Netanyahu che il 22 incontrerà il presidente Biden alla Casa Binaca e il 24 parlerà davanti al Congresso. Ed è nota la posizione della presidenza Usa a favore della creazione di uno stato palestinese all’interno dalla Soluzione a 2 stati. Già lo scorso febbraio la Knesset, su iniziativa del premier Netanyahu, aveva votato una Risoluzione contro la nascita dello stato palestinese, ma nello specifico, quella, si riferiva ad una decisione “unilaterale” nella previsione – in costanza della guerra a Gaza – che stati stranieri stessero considerando di riconoscere di loro iniziativa uno stato palestinese, come poi è avvenuto. La Risoluzione in questione, approvata a tarda notte, è passata con 68 voti a favore e 9 contrari (Laburisti e partiti arabi) e prevede – hanno ricordato i media – il mancato riconoscimento di uno stato palestinese anche se questo dovesse avvenire in un accordo negoziato con Israele stesso. “Promuovere l’idea di uno stato palestinese adesso – è scritto – sarebbe una ricompensa per i terrorismo, incoraggerebbe Hamas e i suoi sostenitori a considerare questo come una vittoria, grazie al massacro del 7 ottobre, e sarebbe un preludio alla presa del potere dell’Islam jihadista in Medio Oriente”.

Fonte: Il Sole 24 Ore