Guerra, ultime notizie – Missile Houthi su Israele, Netanyahu promette vendetta. Zelensky incalza gli alleati: «Ora decisioni forti sulle armi»

  • Katz: Israele è con Trump, grati per quanto ha fatto per nostra sicurezza

    ’’Il popolo di Israele invia i suoi migliori auguri al 45esimo presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, in seguito al deplorevole secondo tentativo di assassinio alla sua vita’’. Lo ha scritto su ’X’ il ministro degli Esteri israeliano Israel Katz affermando che ’’Israele è profondamente grato per il contributo del presidente Trump alla sicurezza e alla prosperità della nostra nazione, preghiamo per la sua salute e il suo benessere’’. Katz ha aggiunto che ’’dobbiamo condannare fermamente qualsiasi tentativo di imporre opinioni politiche attraverso minacce e violenza: la violenza politica non deve mai minare il diritto del popolo americano a scegliere liberamente e democraticamente la propria strada’’.

  • Lapid negli Usa, vedrà Blinken e Sullivan

    Il leader dell’opposizione israeliana Yair Lapid verrà ricevuto oggi a Washington dal Segretario di Stato americano Antony Blinken, dal consigliere per la sicurezza nazionale della Casa Bianca Jake Sullivan e dal senatore Lindsey Graham.

  • Israele: media, Gallant contrario a vasta operazione in Libano

    Il ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant si starebbe opponendo all’avvio di grande operazione militare contro il Libano in questo momento, con alcuni vertici delle Forze di difesa israeliane (Idf) che invece spingerebbero per un’offensiva di terra e il premier Benjamin Netanyahu che minaccerebbe ancora una volta di licenziare Gallant: lo riportano alcuni media dello Stato ebraico. L’emittente pubblica Kan e il notiziario Channel 13 riportano entrambi che il capo del Comando settentrionale delle Idf, Gordin, sta facendo pressioni per lanciare un attacco su larga scala, mentre Gallant e il capo di stato maggiore Herzi Halevi sono molto più cauti. Il ministro della Difesa riterrebbe che questo non sia il momento giusto e vorrebbe dare una possibilità agli sforzi per raggiungere una soluzione diplomatica nel nord e nell’accordo di cessate il fuoco per la Striscia di Gaza.



Fonte: Il Sole 24 Ore