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Guide turistiche, boom di domande: 26.700 candidati per il primo bando nazionale
C’era molta attesa pe il primo concorso nazionale per l’abilitazione delle guide turistiche, una delle novità della riforma approvata alla fine del 2023 in attuazione di uno degli obiettivo del Pnrr. Dal momento che esami (finora a livello regionale) non si svolgono da anni, le stime parlavano di una partecipazione di circa 10mila candidati con un’aspettativa di ulteriori 5mila iscritti per i successivi concorsi che dovranno avere una cadenza almeno annuale. A poche ore dalla chiusura del bando i numeri sono decisamente maggiori: 26.700 le domande registrate (953 al giorno). Nel dettaglio: 21mila inviate e 5.700 in fase di completamento. Numeri che, secondo il ministro del Turismo Daniela Santanchè, «andando al di là delle nostre più rosee aspettative, testimoniano quanto fosse attesa e necessaria la riforma che il Ministero del Turismo, intercettando questa esigenza del comparto, ha fortemente voluto attuare. L’esame di abilitazione consentirà di individuare i professionisti più meritevoli, qualificati e preparati»
Il titolo di studio richiesto alle aspiranti guide è il diploma di istruzione secondaria (in una prima versione del testo era stato inserito il requisito della laurea, poi fatto cadere dopo l’interlocuzione con la Commissione europea). Prevista una quota di partecipazione è di 10 euro. Tre le prove: una scritta di 90 minuti con 80 domande a risposta multipla (il programma delle materie sarà pubblicato almeno 40 giorni prima della data fissata per la prova scritta); una prova orale (alla quale si accede con un punteggio pari o superiore a 25 nel test precedente) che consiste in un colloquio per valutare la conoscenza delle materie scritte e di almeno una lingua straniera (nella versione originale del testo le lingue erano due). Infine la prova tecnico-pratica (alla quale si accede con un punteggio sopra il 25 nella fase orale): una simulazione di visita guidata in lingua italiana e in lingua straniera su una destinazione estratta a sorte. Data e luogo di svolgimento della prova saranno pubblicati sul Portale “inPA” almeno venti giorni prima della data stabilita. Il primo concorso potrebbe arrivare già in primavera. Il “tesserino” per le vecchie e nuove guide turistiche avrà un costo di 30 euro.
I candidati che supereranno le tre prove saranno iscritti nell’Elenco nazionale delle guide turistiche (Engt). istituito presso il ministero del Turismo. Alla piattaforma possono registrarsi i professionisti già abilitati: al momento si è arrivati quasi a quota 14mila. Un dato che contribuisce alla chiarezza sulla platea dei professionisti abilitati ad accompagnare i turisti alla scoperta del patrimonio nazionale: finora la gestione era decentrata a livello regionale e gli albi non tutti facilmente consultabili. Al momento il Lazio è la regione con più guide accreditate (2.617), seguito da Toscana (2.516), Puglia (1.419) e Sardegna (1.203) e Campania (1.147).
Il portale avrà una parte pubblica che consentirà la consultazione dell’elenco dei professionisti con titolo di studio, specializzazioni, competenze linguistiche e data dell’ultimo aggiornamento professionale (ora obbligatorio). I corsi di specializzazione, dopo l’autorizzazione del ministero del Turismo, saranno svolte da regioni ed enti accreditati: durata minima di cinquanta ore, con frequenza obbligatoria. Questi corsi serviranno anche per adempiere all’obbligo di aggiornamento professionale: almeno cinquanta ore di formazione ogni tre anni.
Fonte: Il Sole 24 Ore