Haircare, Alfaparf Milano cresce a doppia cifra e punta sulla formazione

Haircare, Alfaparf Milano cresce a doppia cifra e punta sulla formazione

«Cresciamo organicamente a doppia cifra da anni, tranne il 2020 ovviamente, e abbiamo completato alcune acquisizioni sia di aziende (Tricobiotos e IV San Bernard) che di distributori (Xpert in Inghilterra e in Irlanda). Quest’anno ci avvicineremo alla soglia dei 400 milioni di euro di fatturato rinforzando la nostra posizione di azienda italiana leader del settore del professional haircare. Ci saranno presto altre belle sorprese. Siamo l’unica azienda italiana del settore a produrre sia in Italia, a Osio Sotto in provincia di Bergamo e a Vaiano in provincia di Prato, che all’estero, in Paesi come Messico, Brasile, Argentina, Venezuela. L’Italia è il cuore dell’azienda e il mercato domestico rappresenta circa un quinto del fatturato, ma abbiamo 26 altre filiali, di cui alcune molto grandi come USA, UK e Ireland, Brasile e Messico»: Marco Eula, general manager di Alfaparf Milano, parla con entusiasmo dei risultati raggiunti dall’azienda attiva nel settore dell’haircare professionale che collabora ad HairStyle, The Talent Show programma televiso dedicato all’hairstyling in onda su Real Time (e in streaming su discovery+ e Rakuten TV) guidato dall’hair stylist Rossano Ferretti e Rudy Mostarda, direttore creativo globale del marchio Alfaparf Milano Professional.

«Nel settore dell’acconciatura la formazione è fondamentale – spiega Eula -. Il parrucchiere è un artista che svolge un mestiere di servizio alla cliente finale. Cliente che è sempre più informata e esigente, anche se frequenta meno i saloni di una volta.L’unica soluzione è di alzare la qualità del servizio fornito, che deve essere remunerato meglio. Oggi il parrucchiere è uno dei mestieri artigianali meno remunerati. Ecco perché una parte importante del premio per i vincitori di HairStyle, The Talent Show consiste proprio nella formazione».

Anche perché «il parrucchiere è già un artista, un consulente della bellezza e anche un po’ psicologo – aggiunge il gm -. Deve però anche essere un imprenditore: deve sapere vendere e deve sapere gestire bene la sua attività. Molti di questi aspetti saranno ben visibili negli episodi del Talent che andrà in onda in televisione. Nelle nostre 27 filiali e negli altri 100 Paesi dove operiamo con distributori proponiamo un vero e proprio catalogo formativo con decine di formazioni che spaziano dall’artistico-creativo al tecnico, per esempio, masterclass dedicate al colore, al manageriale. Produciamo contenuti sia in presenza che online – abbiamo un catalogo formativo online a disposizione dei nostri formatori lo apriremo progressivamente ai nostri clienti – avvalendoci dei contributi dei nostri brand ambassador nel mondo e del nostro creative director Rudy Mostarda, che vedete in televisione come presentatore degli episodi italiani a fianco di Rossano Ferretti. Siamo anche main sponsor dell’Alternative Hair Show, un evento annuale londinese che da decenni permette ai parrucchieri più talentuosi di mostrare il loro lavoro. Ci sono le leggende del mestiere come Trevor Sorby, Anthony Mascolo, Tony Rizzo e Rudy, ma viene dato molto spazio ai giovani dei paesi di tutto il mondo. Questo mondo merita di essere conosciuto e valorizzato anche presso il grande pubblico un po’ come le Fashion Weeks».

L’innovazione di prodotto e di servizio è il cuore dell’Alfaparf che ora sta investendo fortemente in comunicazione: non solo il talent show, «ma anche con tante altre attività come la presenza ai tour di Jovanotti “Jova Beach Party”, ai concerti di Radio Italia e altre future – racconta il gm -. Quello che non cambia è che siamo al servizio del parrucchiere, e dell’estetista, la nostra seconda attività, e faremo di tutto per valorizzare il suo lavoro. Continueremo a crescere sia in Italia che all’estero, organicamente e con altre acquisizioni attualmente in discussione».

Fonte: Il Sole 24 Ore