
Hamas accetta di liberare alcuni ostaggi per 2 mesi di tregua
Hamas ha accettato di rilasciare alcuni ostaggi vivi in cambio di un’estensione di due mesi della prima fase del cessate il fuoco a Gaza. Lo riferisce la rete saudita Al Hadath citata dal Times of Israel. Secondo fonti anonime, i recenti progressi nei negoziati al Cairo hanno portato alla decisione di Israele di inviare una squadra negoziale in Qatar lunedì, come annunciato dall’Ufficio del Primo Ministro.
Hamas ha reso noto che i suoi funzionari hanno incontrato il capo dell’agenzia di intelligence generale egiziana, Hassan Mahmoud Rashad, al Cairo, per discutere dei progressi nell’attuazione del cessate il fuoco a Gaza. «La delegazione ha sottolineato la necessità di aderire a tutti i termini dell’accordo, di procedere immediatamente all’avvio dei negoziati per la seconda fase, di aprire i valichi di frontiera e di consentire l’ingresso di materiali di soccorso a Gaza senza restrizioni o condizioni», ha affermato il movimento, come riporta al-Jazeera. Hamas ha inoltre sostenuto la proposta guidata dall’Egitto per la ricostruzione di Gaza, inclusa la sua richiesta di un governo di transizione per gestire il territorio fino a quando non si potranno tenere le elezioni. Da parte sua, un funzionario israeliano ha dichiarato al Times of Israel di non essere a conoscenza di alcun progresso nei colloqui relativi alla seconda fase.
Intanto, l’inviato Usa per il Medio Oriente, Steve Witkoff, sarà a Doha martedì per tentare di raggiungere un nuovo accordo per il rilascio degli ostaggi e il cessate il fuoco fra Israele e Hamas. Lo riporta Axios, citando alcune fonti. Le trattative saranno le prime da quando il presidente statunitense Donald Trump ha assunto l’incarico e da quando è scaduto l’accordo iniziale di 42 giorni di cessate il fuoco a Gaza. Witkoff volerà a Doha dopo aver partecipato all’incontro fra i funzionari americani e quelli ucraini in Arabia Saudita.
Fonte: Il Sole 24 Ore