Harry Potter e il debutto senza occhiali

Harry Potter e il debutto senza occhiali

Non so quante volte, nell’ultimo catalogo della libreria Pontremoli, ricevuto sotto Natale (chi oggi sfoglia mai un catalogo di una libreria antiquaria?) mi sono dovuto soffermare per sognare l’acquisto («Lacerba», futuristi, Gozzano, ce n’è per tutti i gusti), meditare sulle vie eccentriche della letteratura e per lodare (lo dico con convinzione) la precisione delle schede: i più bravi antiquari, e in Italia ce ne sono, per l’oggetto fisico, non hanno un ruolo meno importante di grandi studiosi di storia letteraria, di critica o stile. E infatti: guardate questa copertina. Avete notato? Si tratta della prima edizione di Harry Potter in Italiano. Salani, maggio 1998. Scheda: «Le illustrazioni e la sovracoperta furono affidate ai pennelli di Serena Riglietti. La mancanza di indicazioni precise sulle caratteristiche del personaggio portò l’illustratrice a disegnare sulla sovracoperta il giovane Harry Potter privo del suo tratto più caratterizzante, vale a dire gli occhiali tondi». Ma non è finita. «La prima tiratura della sovracoperta è caratterizzata anche dalla presenza del nome dell’autrice, Joanne, scritto per esteso sia sul piatto anteriore che sul dorso». L’editore inglese Bloomsbury aveva consigliato alla scrittrice di usare solo le iniziali: un fantasy al femminile avrebbe attirato di meno! E così sarebbe poi accaduto. Sottigliezze editoriali e probabilmente anche onanismo bibliofilo (ma i collezionisti hanno di tali fissazioni) eppure… Costo 2500 € (penso già venduto) e la fascetta originale: una rarità. Ma mi piace molto anche la nota di possesso di questa copia: «Libro che mi è stato regalato dalla scuola in occasione dell’ottava edizione di “Un libro x la testa”. 20-4-1999». I classici epocali nascono così, editori, lettori e critici inconsapevoli. Poi diventano ciò che sono. Bello vedere come è successo, nei minimi, insignificanti, bibliofilissimi, particolari.

Fonte: Il Sole 24 Ore