Hedge fund dietro la lavagna: nel 2024 hanno guadagnato la metà di Wall Street

L’industria globale degli hedge funds, pur considerando solo quelli che investono nel mercato azionario con posizioni corte o lunghe, ha registrato in media una performance del 12,75% nel 2024. Il dato, calcolato da Goldman Sachs, si confronta con il ben più ampio rialzo registrato da Wall Street dove l’indice S&P 500 è salito in un anno del 23%. A livello aggregato, il comparto degli hedge funds è andato ancora peggio. Secondo i dati di PivotalPath aggiornati alla fine di novembre, il rendimento medio dell’intera industria del mondo hedge è stato del 10,7% nel 2024. Risultato nettamente migliore del 5,7% del 2023, ma nettamente inferiore al maxi rally della Borsa Usa e di molte asset class globali.

Vincono i fondi passivi

Un bilancio che nel mondo finanziario sta riaprendo il dibattito sulla maggiore efficacia dei fondi passivi orientati dagli algoritmi (a partire dagli ETF), che anche nel 2024 hanno registrato un record di flussi di raccolta, nell’intercettare le prolungate fasi di rialzo del mercato azionario in modo più redditizio rispetto a quello dei gestori attivi, che invece orientano le loro valutazioni di mercato in base ai fondamentali delle società. Il tema è stato particolarmente visibile nel 2024 quando molti gestori attivi, compreso Warren Buffett che ha più disinvestito che investito incrementando la liquidità a livelli record, hanno creduto che la “bolla” di Wall Street potesse scoppiare. Non è andata così.

E il nuovo inatteso rally, che ha portato al +50% il rialzo dell’S&P 500 nel biennio 2023-2024, ha premiato le scelte unidirezionali dei fondi passivi, graditi ai sottoscrittori anche per le commissioni di gestione ben più contenute rispetto alle laute fees richieste dagli hedge funds. I quali si difendono ricordando che i vantaggi per chi investe negli hedge emergono soprattutto nelle fasi di ribasso dei mercati, a partire dall’azionario.

Solo 12 hedge superano il 20%

Se la media delle performance del mondo hedge nel 2024 è stata del 12,7%, non mancano i fondi che hanno offerto rendimenti ben superiori a quelli di Wall Street. Più che nel comparto azionario, i guadagni maggiori sono stati ottenuti dai fondi macro o multistrategy. In cima alla lista figurano Discovery, PointState e Contour che nel 2024 hanno ottenuto per i loro sottoscrittori performance a cavallo del 50% annuo.

Ma nell’anno dei record delle Borse, trainato a Wall Street soprattutto dai titoli tecnologici e in particolare dai big dell’intelligenza artificiale, solo una dozzina di hedge funds hanno superato rendimenti del 20%. Esiste davvero un rischio bolla, finora incompreso, sui titoli tech e sulle criptovalute a partire dal Bitcoin? O c’è anche una incomprensione generazionale dei gestori della “vecchia scuola” nel capire i nuovi trend di mercato? Una risposta, certo non esaustiva, l’ha fornita pochi giorni fa Riccardo To, ceo del fondo hedge Kenrich Partners basato a Singapore. Dopo aver perso il 34% nel 2024, ha inviato una lettera ai sottoscrittori per annunciare le sue dimissioni dopo quaranta anni di attività. Il motivo? «Mi sono reso conto di non essere più in grado»