Ho chiesto a DeepSeek cosa sa di me: mi attribuisce un libro di Raffaele Cantone
Come claim ha quello che potrebbe essere il titolo di un film di Christopher Nolan: «Into the unknown», attraverso l’ignoto. Se non fosse che è già il titolo della colonna sonora di Frozen 2, cartoon Disney del 2019. Ma si sa: con il diritto d’autore i cinesi hanno un rapporto un po’ particolare. DeepSeek, il chatbot della Repubblica Popolare che ha mandato in crisi d’identità i titoli tech di Wall Street, si presenta tutto sommato bene: parente povero dei vari ChatGPT e Gemini, quando lo interpelli fa quello che può con quello che ha, uscendone tutto sommato bene. Come il Totò/Principe di Casador di Miseria e nobiltà, indossa il vestito migliore (intrigante il logo balena blu che ricorda una delle più celebri fake news della storia recente) per coprire le calze bucate. Occhio, però: se lo inviti al ballo e lo fai sbilanciare, qualche falla prima o poi esce fuori.
Inutile chiedergli di Almasri: si limiterà a dirti che è «un nome molto popolare nei paesi di lingua araba». Inutile interrogarlo sui grandi temi, chiedergli il senso della vita o chi vincerà il prossimo campionato di Serie A: «Al momento della mia ultima conoscenza (ottobre 2023)», ti risponderà, «non posso prevedere chi vincerà il campionato italiano di calcio (Serie A) nella stagione corrente, poiché dipende dai risultati delle partite e dalle prestazioni delle squadre durante il campionato. Tuttavia, squadre come l’Inter, il Milan, la Juventus e il Napoli sono spesso tra le favorite per il titolo. Per aggiornamenti in tempo reale, ti consiglio di consultare fonti sportive affidabili o i siti ufficiali della Serie A». Cinese sì, ma pure un po’ democristiano.
Se gli chiedi di continuare l’incipit «Ei fu. Siccome immobile», ti stupirà infilando uno dietro l’altro i settenari manzoniani. A un certo punto la sintesi: «L’opera prosegue con una riflessione sulla grandezza e sulla caducità delle imprese umane, culminando nella visione cristiana della redenzione. Se desideri altri versi o un approfondimento, chiedi pure!» Della serie: se vuoi vado a vanti fino a sfinirti con ’sto 5 maggio, ma sei proprio sicuro di volerlo?
Ok, le scuole dell’obbligo le ha fatte e pure bene, ma come se la cava con la cultura generale? Gli abbiamo chiesto il testo della Canzone di Marinella e DeepSeek, pur sapendo che si tratta di «una delle più celebri composizioni di Fabrizio De André, pubblicata per la prima volta nel 1964», ha solfeggiato: «Marinella era bella come il sole/ ma più bella che le stelle/ Marinella/ Un principe a cavallo la incontrò/ le promise tutto l’oro del re/ ma Marinella non lo ascoltò/ e continuò a camminare». Ossia una versione tarocca del capolavoro di Faber, ma ripeto: i cinesi con il diritto d’autore hanno il rapporto che hanno.
Ultima domanda prima che il sito finisse down («Sorry, DeepSeek search service is busy. Please disable search or try again later», si legge a ogni nuova ricerca): cosa sai di Francesco Prisco? Francesco Prisco sarei io, l’autore di questo articolo. L’Ai parte bene, azzecca il lavoro al Sole 24 Ore, poi piano piano si allarga: «Prisco è autore di diversi libri e articoli che spesso affrontano temi legati alla criminalità organizzata, alla politica e alla società italiana». Mmm… Sul finale spunta la perla: «Uno dei suoi lavori più conosciuti è il libro “Il male italiano”, un saggio che esplora le connessioni tra politica, affari e criminalità in Italia». Ennò, caro DeepSeek, quello non è Francesco Prisco: stai parlando di Raffaele Cantone. Chissà: forse l’intelligenza artificiale cinese è così intelligente che si vuole portare avanti con la separazione delle carriere dei magistrati.
Fonte: Il Sole 24 Ore