Honda Forza 350, prova su strada: come va lo scooter per la città e i viaggi
Rinnovato nel 2023 (con un occhio al fratello maggiore di 750 cc), il Forza 350 di Honda (6.390 euro) è definito dal produttore nipponico scooter Sports GT: con due ruote da 15 e 14 pollici si pone a metà strada tra i ruote alte (gli Sh con i cerchi da 16”, per restare in casa Honda) e i ruote basse, con cerchi da 14” e i grandi vani sottosella. Tra le frecce al suo arco ci sono la comodità di una sella spaziosa, così come il sottosella (vi entrano due caschi integrali), e la disponibilità di un motore frizzante, sempre pronto nella risposta e parco nei consumi, che consente di affrontare l’autostrada in serenità.
Quasi 30 cv di potenza. Il Forza 350 monta, infatti, il monocilindrico introdotto nel 2021 di 330 cc e 29,2 cv. La ciclistica annovera un telaio tubolare in acciaio che conferisce maneggevolezza al Forza 350. Il radiatore è davanti al serbatoio carburante per centralizzare le masse, e per lo stesso motivo la batteria si trova tra il serbatoio e il vano sottosella. Il peso con il pieno è di 186 kg, facilmente gestibili grazie alla sella posta a soli 780 mm da terra. La forcella telescopica ha steli di 33 mm ed è associata a un forcellone ottenuto da un’unica fusione in alluminio, accoppiato a doppi ammortizzatori regolabili nel precarico molla su cinque posizioni.
Connesso allo smartphone. Lo scorso anno è stato introdotto nel Forza 350 il sistema Hsvc (Honda Smartphone Voice Control) di serie: con un vivavoce Bluetooth nel casco si possono fare chiamate, consultare le previsioni del tempo, la navigazione e anche la lettura dei messaggi e la scrittura con comandi vocali. Purtroppo il Tft da 5” riporta solo i simboli di chiamata e dei messaggi e tutto è fatto con messaggi audio; inoltre, l’appendice dedicata fissata al blocchetto sinistro intralcia un po’ in manovra, quando si ruota al massimo il manubrio per sfruttare il ridotto raggio di sterzata (2,4 metri).
Come va. La posizione in sella è naturale, con il manubrio vicino al busto, parecchio spazio sulla sella, un po’ meno sulle pedane, divise dal corposo tunnel centrale; un po’ tutti i piloti riescono a mettere i piedi a terra, anche perché la sella è rastremata nella porzione anteriore. L’avviamento è keyless: il sistema consente anche di accedere al sottosella e al vano del serbatoio. Colpisce la presenza del parabrezza elettrico, regolabile su un range di 180 mm con il pulsante nel blocchetto sinistro: posto tutto in alto, protegge bene dall’aria e dalle intemperie, tutto in basso è, invece, perfetto per la città (e per rinfrescarsi d’estate). Nel portaoggetti nel retroscudo, molto profondo e chiuso fisicamente dal bloccasterzo, c’è una presa Usb-C per caricare lo smartphone (tra gli optional c’è un bauletto in tinta da 45 litri). Fin dalla prima apertura del gas, si resta sorpresi per la vivacità del monocilindrico, lo stesso che equipaggia il best seller Sh350: la risposta è pronta e il motore continua a spingere con decisione fino ai 100 km/h circa, proseguendo poi più gradualmente. Se, invece, si vuole passeggiare, il Forza 350 è docile, non strappa mai, e segue perfettamente le indicazioni della manopola destra: ci si muove in souplesse con naturalezza, insomma. In città le buche non spaventano l’anteriore, mentre il posteriore tende a essere un po’ brusco nelle risposte; di contro, nei curvoni veloci, lo scooter giapponese è solido e non beccheggia mai. In autostrada si viaggia a 130 km/h con il motore a circa 7mila giri, con un margine di circa 2mila giri per i sorpassi dei mezzi pesanti o per trarsi d’impaccio in qualche situazione potenzialmente pericolosa. In conclusione, la voce consumi: nella nostra prova, con molta tangenziale e autostrada, abbiamo rilevato una media di circa 31 km/l, addirittura migliore di quella dichiarata dalla Casa (29,4 km/litro in ciclo medio Wmtc); con il serbatoio da 11,7 litri, vuol dire che si possono percorrere oltre 350 km prima di vedere il benzinaio.
Fonte: Il Sole 24 Ore