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Hyundai Inster, la piccola elettrica dal design retrò ma con tanta tecnologia a bordo
In un mercato che piano piano si sta affollando di modelli (soprattutto francesi) ovvero quello delle piccole auto elettriche, Hyundai risponde con la nuova Inster, che si distingue per originalità, praticità e tecnologia a bordo.
Hyundai Inster si presenta come una city car elettrica dal look inusuale, stile anni 80, ma riproposto ai giorni nostri con quel tocco di “futurismo” che non guasta. Come le barre luminose a pixel presenti sia nella parte anteriore sia in quella posteriore, mescolate ai fari circolari con luci diurne (sempre circolari) nella parte anteriore e a dettagli tondeggianti attorno agli indicatori inferiori nella parte posteriore. Poi ci sono le barre del tetto decisamente spesse e le estensioni in plastica, che coprono cerchi in lega da 17 pollici a quattro razze dallo stile insolito sul lato.
Hyundai Inster: tanto spazio all’interno nonostante le dimensioni
Nonostante le dimensioni compatte (3.825 mm di lunghezza, 1.610 mm di larghezza e 1.575 mm di altezza), l’Inster sorprende per l’ampiezza degli interni, grazie anche al passo pari a 2.580mm. I quattro passeggeri, comodamente seduti, trovano spazio sufficiente, tanto da poter viaggiare senza la sensazione di essere “incastratati” in un’auto tanto piccola. C’è anche la possibilità di ripiegare tutti gli schienali per liberare spazio, nonché far scorre la panca posteriore di 16 cm per aumentare la capacità di carico, passando da 238 a 351 litri. Abbattendo totalmente i sedili posteriori, il volume raggiunge addirittura 1.059 litri. Un aspetto da considerare, però, è la limitata capacità di stivaggio: i vani portaoggetti sono piuttosto contenuti e manca una vera consolle centrale, elemento che avrebbe potuto incrementare il potenziale di carico.
Tecnologia premium
Sul fronte dell’ergonomia, l’Inster bilancia modernità e praticità. Il quadro strumenti e lo schermo centrale, entrambi da 10,25,“ risultano chiari e personalizzabili, con la possibilità di creare profili utente dedicati, che consentono di salvare le preferenze di ciascun conducente. Non manca un’interessante attenzione ai dettagli: le numerose funzioni, gestibili sia tramite pulsanti fisici sia attraverso il touch screen, garantiscono un’ampia personalizzazione delle impostazioni, dalla climatizzazione fino al controllo vocale. Un particolare curioso è rappresentato dai LED integrati sul mozzo del volante, che cambiano colore a seconda della modalità attivata, offrendo un’interazione visiva originale durante l’avvio e la guida del veicolo. Il sistema di infotainment è compatibile con Android Auto e Apple Carplay. Tre le tante funzioni avanzate di sicurezza e assistenza alla guida segnaliamo il Surround View Monitor che offre una visione panoramica a 360 gradi dell’area circostante, e il Blind-spot View Monitor (BVM) che contribuisce a eliminare i punti ciechi, visualizzando direttamente sul display del conducente le immagini laterali posteriori, attivate automaticamente dall’indicatore di direzione durante i cambi di corsia.
Ottima autonomia
Due le versioni proposte: La prima, con 97 CV (71,1 kW) abbinata a una batteria da 42 kWh, offre un’autonomia massima di 327 km. La seconda, quella che crediamo attirerà più clienti, con 115 CV (84,5 kW) e una batteria da 49 kWh, raggiunge i 370 km, ma arriva fino a 518 km (dichiarati) nel ciclo urbano (Wltp). La ricarica si rivela comoda: con il caricabatterie di bordo da 11 kW, una wallbox della stessa potenza permette di passare dal 10% al 100% in circa 4 ore per il modello più piccolo e in 4 ore e 45 minuti per la versione a lungo raggio. In modalità rapida, su una stazione da 100 kW, bastano poco più di 30 minuti per raggiungere l’80% di carica.
Fonte: Il Sole 24 Ore