I canadesi chiedono la revoca della cittadinanza a Elon Musk

I canadesi chiedono la revoca della cittadinanza a Elon Musk

Oltre 230mila cittadini canadesi chiedono la revoca della cittadinanza a Elon Musk. L’imprenditore, nato a Pretoria (Sudafrica) ma in possesso anche della cittadinanza canadese grazie alle origini materne, è finito al centro di una petizione lanciata il 20 febbraio scorso da Charlie Angus, deputato del Nuovo Partito Democratico (Npd). Il testo chiede al Primo Ministro Justin Trudeau di togliere a Musk la cittadinanza e il passaporto canadesi per presunte “attività contrarie all’interesse nazionale” del Canada.

Accuse di interferenza e minacce alla sovranità

Nella petizione, Angus sostiene che Musk “ha usato la sua ricchezza e il suo potere per influenzare” le elezioni canadesi, definendolo inoltre “membro di un governo straniero che sta cercando di cancellare la sovranità canadese”. Un riferimento evidente alla vicinanza di Musk al Presidente degli Stati Uniti Donald Trump, che in più occasioni ha avanzato l’idea di annettere il Canada alla potenza Usa, anche attraverso la cosiddetta “forza economica”.

La scadenza della petizione

Il documento rimarrà aperto alle firme fino al 20 giugno. Se dovesse raggiungere il quorum previsto (in genere bastano 500 firme per essere discusso in Parlamento, ma in questo caso il numero di adesioni è di gran lunga superiore) la petizione verrà presentata ufficialmente alla Camera dei Comuni canadese e, secondo la procedura standard, potrebbe ricevere una risposta dal governo.

Le reazioni di Musk

Su X, in risposta alle critiche e alla diffusione della petizione, Musk ha scritto: “Canada is not a real country” (”Il Canada non è un vero Paese”). Una dichiarazione che ha finito per accendere ulteriormente il dibattito sia a Ottawa sia nell’opinione pubblica canadese.

L’impatto sulle relazioni tra Canada e Stati Uniti

Le parole di Musk si inseriscono in un clima di relazioni già complicate tra i due Paesi, segnate anche dall’annuncio di possibili dazi aggiuntivi sulle esportazioni canadesi verso gli Stati Uniti. Il Primo Ministro Trudeau si è detto preoccupato dall’atteggiamento statunitense e dalle dichiarazioni di Trump sull’annessione, affermando di prendere sul serio le minacce che potrebbero ledere la sovranità canadese.

Fonte: Il Sole 24 Ore