I fondi immobiliari crescono e stabilizzano il mercato
I fondi immobiliari in Italia
L’Italia segue il trend di crescita dei fondi immobiliari a livello globale e secondo il Report di Scenari Immobiliari fa registrare un valore di 127 miliardi di euro nel 2023 (+3,2% sul 2022), e fino a 132 miliardi nel 2024, con un incremento del 3,9 per cento.
Più in dettaglio, secondo il Rapporto di Scenari Immobiliari e lo Studio Casadei, anche nel 2023 è proseguito il ciclo espansivo dei fondi immobiliari italiani, con il peso del patrimonio gestito nel nostro Paese che ha sfiorato il 12% sul totale dell’area Ue e il patrimonio immobiliare detenuto direttamente dai 630 fondi attivi pari a 127 miliardi di euro, con un incremento di circa il 3,3% sui 12 mesi precedenti. Si riduce l’indebitamento per una minore esigenza di liquidità dipendente dalla diminuzione degli investimenti che per un maggior impiego di risorse proprie attuato per fronteggiare l’aumento del costo del debito.
«Il comparto dei fondi italiani – ha commentato Francesca Zirnstein, direttore generale di Scenari Immobiliari – procede nel suo percorso di crescita e i valori positivi registrati nel 2023 proseguiranno, secondo le nostre previsioni, anche nel 2024, con un incremento di Nav e patrimonio rispettivamente del 2,7 e 3,9 per cento. Per l’anno a venire, inoltre, stimiamo a 132 miliardi di euro il patrimonio dei fondi nel nostro Paese, ipotizzando che il numero di veicoli si incrementi di 20 unità, a 650 in totale. Secondo il nostro studio, gli uffici continuano a rappresentare l’asset class preferita dai fondi immobiliari italiani, con un peso sul totale del patrimonio gestito del 58% mentre il retail si conferma al secondo posto, con il 13 per cento. Anche quest’anno è proseguito il trend positivo degli immobili residenziali e logistici, due segmenti che insieme appresentano poco più del 15% del totale, sebbene in espansione. Sulla base delle indicazioni raccolte tra le Sgr che partecipano al nostro gruppo di lavoro, segnaliamo prospettive positive e in aumento per le masse gestite nel 2024, con una tendenza alla diversificazione dei portafogli rispetto alla composizione attuale».
Nonostante il trend al rialzo dell’ultimo trimestre le stime di fine anno ipotizzano il raggiungimento della soglia dei 5,5 miliardi di euro, ben al di sotto delle aspettative. Bisogna attendere la seconda parte del 2024 per assistere ad una ripresa più sostenuta delle attività di investimento. Il mercato italiano si conferma appetibile, continua a prevalere la componente internazionale dei capitali sul volume complessivo degli investimenti. Milano e Roma continuano a polarizzare i capitali, anche se i mercati regionali si mostrano sempre più dinamici.
Le stime del Nav a fine 2023, sulla base delle indicazioni dei gestori e dei dati delle semestrali, ipotizzano il raggiungimento della soglia dei 112 miliardi di euro, con un incremento del 6,7% sull’anno precedente. L’indebitamento del sistema fondi arriva a 57 miliardi di euro con un’incidenza di circa il 45% sul patrimonio. La performance (Roe) si conferma al 2,3 per cento.
Fonte: Il Sole 24 Ore