I Giochi di Milano Cortina 2026, un’occasione d’oro per gli host di Airbnb

I Giochi di Milano Cortina 2026, un’occasione d’oro per gli host di Airbnb

A un anno dall’ apertura dei Giochi Olimpici e Paraolimpici Invernali di Milano Cortina 2026 () e a una settimana dalla messa in vendita dei biglietti, è già scattata la corsa per configurare l’ospitalità. Hotel in via di apertura e restyling (11 quelli che dovrebbero riaprire tra cui Hotel San Marco, Hotel Italia, Hotel Ancora che si aggiungono ai grandi hotel che hanno fatto la storia della destinazione come il Cristallo, il Grand Hotel Savoia, A Radisson Collection Hotel), ma anche l’offerta che arriva dai privati durante un evento che interesserà gli operatori del turismo, le comunità locali e gli esercizi commerciali delle regioni ospitanti, vale a dire Lombardia, Veneto e Trentino-Alto Adige. Deloitte ha stimato il potenziale guadagno dei proprietari di casa pronti ad affittare i propri immobili sulla piattaforma di Airbnb durante le competizioni da febbraio a marzo 2026. Un host tipico con una struttura nelle vicinanze delle località interessate alle gare ricaverà in media circa 2.400 euro lordi.

L’opportunità economica per le famiglie

Secondo le proiezioni di MarketWatch – The Italian Sport System Observatory, sono più di due milioni le persone provenienti da tutto il mondo attese durante l’evento. Le soluzioni messe a disposizione su Airbnb, distribuite in borghi e paesini anche lontano dalle mete turistiche più note (dove si concentra invece la ricettività tradizionale, hotel in primis), faciliterà i pernottamenti e consentirà di colmare il gap giornaliero di posti letto nelle destinazioni dei Giochi quando la domanda toccherà, secondo le elaborazioni quota 52mila. Un numero assai importante, che fa il paio con un altro indicatore emerso: un host tipico di Airbnb con una struttura nelle vicinanze delle località interessate dalle gare ricaverà in media circa 2.400 euro lordi.

Le ricadute sul territorio

Si stimano in 154 milioni il giro d’affari complessivo generato dai soggiorni a livello nazionale, a cui concorrono il guadagno degli host, le spese extra degli ospiti, il fatturato dell’indotto e le entrate indirette della filiera. Ogni visitatore spenderà in media 150 euro al giorno, di cui la metà per cibo e bevande e quasi un terzo per lo shopping e l’intrattenimento. I benefici per il territorio, ci saranno anche nel lungo termine. Secondo Deloitte, le Olimpiadi e le Paralimpiadi invernali aumenteranno la notorietà dei luoghi a livello internazionale, creando una domanda turistica duratura: potrebbe raggiungre i 140-160 milioni di euro l’impatto economico totale dei soggiorni nelle regioni ospitanti dei 18 mesi successivi all’evento, una cifra eccedente a quella generata dalla manifestazione iridata.

Il rischio dei “prezzi folli”

La marcia di avvicinamento ai Giochi è costellata però anche da qualche lecita preoccupazione perché una breve vacanza o un semplice weekend nei luoghi di gara rischia di non essere accessibile a tutti. I prezzi per affittare camere e appartamenti sulle principali piattaforme di booking potrebbero assumere dimensioni impressionanti e le indicazioni raccolte in queste settimane lo confermano, con Cortina a primeggiare nella classifica delle località più costose. Un’analisi dei portali (ndr l’ha fatta Dolomiti.it) che propongono case in affitto nella località ampezzana nei giorni “clou” di febbraio 2026 un alloggio per più persone è offerto a 100mila euro a settimana (circa 13mila euro al giorno) , una cifra 20 volte superiore a quella di media della bassa stagione. E non molto diversa è la situazione in alcune zone limitrofe, come Selva di Cadore, San Vito e Belluno, dove alcune soluzioni sono offerte a 10-12 volte in più rispetto al normale.

 

Fonte: Il Sole 24 Ore