I marittimi trovano l’intesa sul contratto: 202 euro di aumento

Ci sono voluti 70 incontri e un anno di trattative, in cui non sono mancate le proteste, ma alla fine i 70mila marittimi sono riusciti ad avere il nuovo contratto di lavoro e l’aumento. E fanno da apripista per il rinnovo dei contratti dei trasporti. Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti, insieme a una delegazione trattante composta prevalentamente da marittimi, hanno siglato l’ipotesi di accordo con Confitarma, Assarmatori, Assorimorchiatori e Federimorchiatori, secondo ai lavoratori andrà un aumento di 202 euro a regime. Il contratto avrà decorrenza dal 1° gennaio 2024 fino al 31 dicembre 2026.

Le tranches di aumento

La parte economica prevede un aumento complessivo al parametro medio, quello del nostromo, di 202 euro, che verrà corrisposto in tre tranches: dal 1° luglio di quest’anno arriveranno i primi 80,80 euro, poi altri 60,20 dal 1° luglio del 2025 e lo stesso importo dal 1° luglio del 2026. Da notare che alla famiglia professionale allievi è stata aumentata significativamente la retribuzione.

La una tantum

Per il periodo di vacanza contrattuale di 6 mesi, il contratto era scaduto il 31 dicembre 2023, verrà riconosciuto un importo una tantum di 380 euro, erogato a luglio 2024 per una cifra pari a 200 euro e gennaio 2025 per una cifra pari a 180 euro.

Il welfare

Con l’accordo è stata anche migliorata la previdenza complementare, con un 1% aggiuntivo e l’elemento perequativo in caso di assenza di contrattazione di secondo livello, sempre con un 1% aggiuntivo.

La parte normativa ha migliorato la maggior parte delle sezioni, prevedendo anche meccanismi per la stabilizzazione dei rapporti di lavoro ed introducendo il protocollo di genere.

Fonte: Il Sole 24 Ore