I modelli che potrebbero cambiare le sorti del gruppo nel 2025

I modelli che potrebbero cambiare le sorti del gruppo nel 2025

Anno bisesto, anno funesto. Un detto popolare ma che riassume alla perfezione il 2024 di Stellantis, anno che verrà ricordato per l’importante calo delle immatricolazioni, dei margini ma soprattutto per l’addio di Carlos Tavares. E oltre alla crisi dell’intero mercato automotive, in casa Stellantis una delle cause principali della crisi è legato al ritardo dei nuovi modelli attesi e all’uscita di scena di auto dai volumi importanti come la Fiat 500. Ma il 2025 sembra partire sotto buoni auspici, a partire dalla nuova C3 in grado di conquistare il terzo gradino del podio tra le auto più vendute in Italia nel mese di novembre. E proprio sulla base della compatta francese, la piattaforma Smart Car, nel corso del prossimo anno arriveranno su strada Citroen C3 Aircross, la quasi gemella Opel Frontera ma soprattutto la Fiat Grande Panda. Tutte proposte con motorizzazioni ibride o completamente elettriche, quest’ultime fondamentali per ridurre al minimo il pagamento di multe Cafe legate alle emissioni di anidride carbonica. E come recentemente provato su Opel Frontera, i modelli basati su piattaforma Smart car (ribattezzata a partire da Grande Panda come multienergy STLA Smart Platform) tornano ad offrire quello che viene richiesto dalla maggior parte dei clienti europei: acquistare automobili caratterizzate da validi contenuti ma soprattutto commercializzata ad un prezzo corretto. E sempre il 2025 sarà terreno di analisi per valutare le reali potenzialità di Alfa Romeo Junior, modello partito “in salita” a causa del cambio di denominazione ma accolto bene dalla clientela grazie al giusto mix tra stile, prestazioni e offerta di motorizzazioni. Altro test è legato alla Lancia Ypsilon, modello basato sulla piattaforma CMP di Peugeot 208 e Opel Corsa ma caratterizzata da una linea personale e una maggiore caratterizzazione estetica. Per l’unico modello in gamma Lancia si tratta di una sfida complessa, perché deve convincere una clientela pronta a spendere fino a quasi 30 mila euro per una compatta ibrida. Cifre decisamente diverse rispetto alla prima generazione, quando con circa 15 mila si comprava la precedente Ypsilon. Modelli che potrebbero segnare un rimbalzo di immatricolazioni, andando così a dare nuova linfa ai conti Stellantis. Non solo: la nuova Ypsilon è partita con con qualche difetto di gioventù, che ha riportato in concessionaria diverse vetture per aggiornamenti lato software.

Passando alla piattaforma Stla Medium, nel 2025 arriveranno altri tre modelli a marchio Ds, tra cui la DS 8, una Citroen e la nuova Jeep Compass; nel 2026 sarà il turno della Lancia Gamma e di un’altra DS. Passando alla Stla Large si è partiti da Jeep Wagooner S, Charger Daytona ed entro la fine dell’anno dovrebbe essere svelata la Jeep Recon.

Tre modelli esclusivamente elettrici che dovranno dimostrare di essere competitivi sul mercato, situazione che ad oggi non sta succedendo con la Wagooner S già battezzata come “troppo costosa” da diversi analisti. Missione ancora più difficile per la Recon, modello che si ispira alla Wrangler nelle forme e nelle capacità in offroad ma con alimentazione esclusivamente a ioni di litio.

Nel 2025, secondo quando comunicato da Stellantis la scorsa estate, arriverà la prima Alfa Romeo elettrica basata su Stla Large, una Dodge e una seconda novità Alfa Romeo. Il marchio.

Il 2025 sarà l’anno di debutto anche del futuro crossover Fiat basato su piattaforma Smart Car; sorella di Citroen C3 Aircross e Opel Frontera, riporterà il concetto di “auto compatta da famiglia” nella gamma del marchio fondato da Giovanni Agnelli dopo l’uscita di scena della 500L nel 2022. Non solo: potrebbe diventare un’erede della Fiat Multipla, modello sempre accusato di avere una linea sgraziata ma praticamente imbattibile sul fronte della praticità. In soli quattro metri era in grado di ospitare comodamente sei persone.

Fonte: Il Sole 24 Ore