I pasti foodtech di Foorban ora vogliono servire anche le Pmi di provincia

I pasti foodtech di Foorban ora vogliono servire anche le Pmi di provincia

Foorban annuncia un nuovo round di investimento da 2 milioni di euro guidato da un pool di family office e dai soci che da tempo supportano l’azienda milanese. Le nuove risorse «saranno utilizzate per accelerare l’espansione in nuove regioni e province in Italia – si legge in una nota – per l’apertura di nuovi hub logistici oltre allo sviluppo tecnologico degli smart fridge e il lancio di nuovi servizi per completare la propria offerta Food&Beverage per il mercato aziendale».

Al centro dell’offerta di Foorban – nata nel 2016 e attiva finora in Lombardia, Piemonte, Emilia-Romagna e Roma – ci sono i suoi 600 frigoriferi intelligenti, che attraverso una app permettono ai dipendenti delle aziende servite di scegliere ogni giorno tra 10 diversi piatti – «sani, bilanciati e studiati da nutrizionisti», sottolineano da Foorban pronti per essere consumati direttamente in ufficio.
Ad affiancare il core business sono poi nati anche programmi di «wellbeing aziendale» che spaziano dai workshop di educazione alimentare in ufficio, fino agli eventi di team engagement», dall’allestimento di food corner nelle aziende di grandi dimensioni ai servizi di caffetteria con macchine di ultima generazione ed erogatori d’acqua.

Tra i principali clienti ci sono EY, Fineco, Ita Airways, Hewlett-Packard, Italgas, Sisal, Coima, Wpp e Decathlon. Foorban ha chiuso il 2024 con 8 milioni di fatturato (raggiungendo il break even finanziario e una “crescita annuale media del 100% nell’ultimo triennio), 100 dipendenti e un obiettivo di 30 milioni di fatturato da raggiungere entro i prossimi 3 anni.

Le nuove risorse saranno destinate «all’ulteriore miglioramento della tecnologia degli smart fridge e dell’ecosistema digitale ad esse collegato» e alla diffusione del servizio «in un nuove province di Italia, che passerà – oltre che dalla spinta commerciale – anche dall’apertura di nuovi hub logistici di prossimità».
«Siamo partiti con un focus sulle grandi città, naturalmente orientate ad accogliere servizi innovativi come il nostro, ma crediamo che adesso i tempi siano maturi per una diffusione del nostro servizio anche in altre regioni – spiega Marco Mottolese, Ceo e co-founder dell’azienda – la nostra visione è di diventare un partner di wellbeing aziendale a 360° per le Pmi italiane, accompagnandole nel loro percorso di benessere dei dipendenti, a partire dall’educazione alla sana alimentazione e da un’esperienza digitale costruita intorno alle esigenze del dipendente. Puntiamo, con questo nuovo round, a raggiungere più di mille aziende entro il 2028, per un totale di 200mila persone e 15mila pasti serviti ogni giorno».

Prosegue inoltre, aggiungono dall’azienda, l’impegno sulla sostenibilità, a livello sociale e ambientale, «con oltre 100mila pasti donati a Banco Alimentare nel 2024 e una forte collaborazione con Too Good To Go, di cui Foorban è Top Partner grazie agli elevati volumi di recupero e riduzione dello spreco alimentare».

Fonte: Il Sole 24 Ore