I processi lasciano i tribunali
Sempre più cause decise fuori dai tribunali o, almeno, sottratte alla competenza della magistratura togata. Il 2025 può essere l’anno nel quale un numero sempre più considerevole di controversie passerà sotto la competenza dei giudici onorari, siano i giudici di pace oppure i giudici onorari di tribunale (got). Questa la conseguenza di un intervento in parte di stretta attualità in parte più risalente nel tempo, ma la cui entrata in vigore è stata via via rinviata, che andrà a dispiegare i suoi effetti nel prossimo anno.
Le statistiche Pnrr
Per i cittadini coinvolti o promotori di una lite giudiziale sarà così sempre più frequente trovarsi davanti non il classico giudice togato in tribunale, quanto piuttosto un giudice onorario. Con un impatto tutto da valutare, dove, a voler essere maliziosi, si potrebbe valorizzare il fatto che le cause di competenza dei giudici di pace sono escluse dalle statistiche Pnrr sui tempi di durata. E comunque già fioccano le critiche da parte dell’avvocatura, visto che i civilisti hanno scritto, la lettera è dell’Unione delle camere civili e indirizzata ai presidenti delle commissioni Giustizia di Camera e Senato, espressamente di «sistema a due velocità», di «minore tutela dei cittadini», di «erosione della funzione del magistrato onorario».
Più cause ai got
Più nel dettaglio, ed è cronaca, con la futura legge di riforma della magistratura onoraria proposta dal ministro Carlo Nordio, già approvata dalla Camera, si affidano, tra l’altro, ai got le cause su beni mobili (somme di denaro) fino a 50.000 euro e di risarcimento danni da incidente, stradale o nautico, fino alla soglia di 100.000 euro.
La supplenza
Inoltre, nei casi di assenza o impedimento temporaneo dei magistrati professionali, i giudici onorari di tribunale confermati potrebbero essere destinati, nel caso di eccezionali esigenze di servizio, a compiti di supplenza dei magistrati assenti o impediti, anche per i procedimenti in materia societaria e concorsuale e per i procedimenti cautelari e possessori, di norma finora esclusi dalla loro competenza.
I giudici di pace
Dal 31 ottobre 2025 entrerà poi in vigore l’aumento di competenza per i giudici di pace che, oltre ad assegnare loro in esclusiva un materia ad alto tasso di litigiosità come quella del condominio, attribuisce anche titolo a giudicare sulle cause fino a 30.000 euro di valore e sui risarcimenti danni da incidente fino a 50.000 euro. Un’ulteriore tappa verso quell’estensione dell’area delle liti ascritte a questa categoria di magistrati onorari che ha visto, di recente (dal 1° marzo 2023), con la riforma Cartabia, il precedente innalzamento con un raddoppio da 5.000 a 10.000 per le controversie su beni mobili e da 20.000 a 25.000 per quelle sugli incidenti.
Fonte: Il Sole 24 Ore