I ritratti di Guido Harari al Palazzo dei Diamanti

I ritratti di Guido Harari al Palazzo dei Diamanti

Dall’ironia di Vasco, al bianco e nero che esalta l’espressività di icone come Mikhail Baryshnikov o Bob Dylan; da Lucio Dalla che si intravede tra il volo di piccioni in Piazza Grande, ad Ennio Morricone, dietro una porta socchiusa da cui appaiono gli occhiali e uno spartito: sono solo alcuni dei ritratti esposti in “Incontri”, la mostra antologica dedicata ad uno dei maggiori esponenti della fotografia contemporanea, Guido Harari.

Cinquant’anni di lavoro racchiusi nell’esposizione promossa dalla Fondazione Ferrara Arte e dal Servizio Musei d’Arte del Comune di Ferrara e organizzata con Rjma Progetti culturali e Wall Of Sound Gallery: a Palazzo dei Diamanti, a Ferrara, un percorso tra oltre 300 fotografie, installazioni e filmati.

Tra musica, cultura e società

Un viaggio nella musica, nella cultura, nella società – italiana e internazionale – che è il sensazionale viaggio condotto dall’artista: non a caso, si chiama incontri. Il ritratto è l’arte dell’incontro, sottolinea lo stesso Harari nelle note della mostra.

Lou Reed

Personaggi notissimi, ma di cui l’artista riesce a cogliere l’essenza: “Guido non vuole rubarti nulla, ma piuttosto provare ad andare oltre l’apparenza delle cose”, afferma Laurie Anderson, protagonista, insieme al marito Lou Reed, di una delle foto più intense dell’esposizione.

Peter Gabriel, David Bowie

La mostra ripercorre una carriera eclettica: dall’inizio, con una ricostruzione idealizzata della stanza dell’autore ragazzino, tra poster, foto, riviste, materiale iconografico che ha poi influenzato il suo sguardo; ai concerti, con le immagini dei backstage (iconica la sequenza di Peter Gabriel) e quelle dei musicisti sul palco (da Miles Davies ai Queen); ai ritratti degli artisti e degli incontri del cuore (tra cui spicca l’immagine di David Bowie).

Fonte: Il Sole 24 Ore