I supertest che scoprono il cancro in anticipo di anni funzionano davvero?

I supertest che scoprono il cancro in anticipo di anni funzionano davvero?

Utilizzando questi campioni (circa 200mila) i ricercatori hanno identificato i cambiamenti genetici che differenziano i donatori a cui è stato successivamente diagnosticato un cancro del sangue 10 o addirittura 20 anni che inizino i sintoi della leucemia, rispetto a coloro che non hanno sviluppato patologie oncologiche.

I tumori crescono per stadi e individuando quelli in fase iniziale si ha il tempo di intervenire ed evitare di dover affrontare la malattia in fase avanzata, quando il cancro si è ormai diffuso.

Anche il secondo centro, il Cancer Research UK dell’Oxford Population Health, si concentra sulle proteine del sangue predittive sui dati dei partecipanti alla UK Biobank, una potenziale coorte di 503.317 adulti di età compresa tra 39 e 73 anni, reclutati tra il 2006 e il 2010 da tutto il Regno Unito. Nello studio appena pubblicaro, su 1463 proteine con rischio di un massimo di 19 tumori, i ricercatori hanno identificato 371 marcatori di proteine plasmatiche a rischio di cancro, inclusi 107 associati a cancro diagnosticato più di sette anni dopo il prelievo di sangue.

A esempio, le proteine associate al rischio di tumori multipli includevano il GDF15, un ormone regolato dallo stress che hanno scoperto essere associato a un aumento del rischio di otto tumori (fegato, tratto digestivo e gastrointestinale e neoplasie ematologiche) e l’MMP12, un enzima espresso sui macrofagi che era associato a un aumento del rischio di cancro del colon, del polmone e del linfoma non-Hodgkin (NHL) .

«Questi studi sono importanti perché forniscono molti nuovi indizi sulle cause e sulla biologia di più tumori, comprese le intuizioni su ciò che sta accadendo anni prima che un cancro venga diagnosticato – ha detto Ruth Travis, epidemiologa molecolare senior presso l’Oxford Population Health e autrice dello studio – Ora abbiamo una tecnologia in grado di esaminare migliaia di proteine in migliaia di casi di cancro, identificando quali di queste hanno un ruolo nello sviluppo di tumori specifici e quali potrebbero avere effetti comuni a più tipi di cancro».

Fonte: Il Sole 24 Ore