IC e PAC aiutano a rendere competitivo il contemporaneo italiano nel mondo

Il 12 ottobre si celebra la Giornata del Contemporaneo, la manifestazione dedicata all’arte contemporanea che coinvolge l’intero territorio italiano. Giunta alla sua 21ª edizione, questa iniziativa, promossa da Amaci (Associazione dei Musei d’Arte Contemporanea Italiani), è realizzata con il sostegno della Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura e in collaborazione con la Direzione Generale per la Diplomazia Pubblica e Culturale del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale. Sin dalla sua genesi nel 2005, si pone come obiettivo di portare l’arte contemporanea al grande pubblico e quest’anno grazie al supporto della rete diplomatica del Maeci saranno coinvolte anche le ambasciate, i consolati e gli istituti italiani di cultura, estendendo l’appuntamento anche all’estero.

L’artista per la giornata del Contemporaneo

Come ogni anno Amaci, l’associazione dei musei di arte contemporanea, ha deciso di affidare a un artista la realizzazione dell’immagine guida della manifestazione. L’immagine della 21ª edizione è l’opera «Donna in gabbia» (1975 – 2024) di Tomaso Binga, artista italiana nata a Salerno nel 1931. Alter ego di Bianca Pucciarelli Menna, Tomaso Binga è una poetessa e artista, esponente di spicco della poesia fonetico-sonora-performativa italiana. L’immagine è tratta da una performance realizzata nel 1974 che denunciava le disuguaglianze di genere e le forme di controllo mascherate da protezione. Nella scelta di Amaci “la gabbia per canarini diventa così una barriera non solo fisica, ma anche metaforica, sull’inaccessibilità alla libertà come diritto inalienabile e a tutti gli strumenti e le possibilità che possono portare ognuno di noi a una condizione di maggiore consapevolezza ed emancipazione. E proprio l’accessibilità, nella sua accezione più ampia, è il tema di questa Giornata del Contemporaneo.

Investire nell’arte del presente

In Italia è stato fatto molto per conservare e valorizzare l’eredità del passato, ma molto poco per valorizzare e sostenere il contemporaneo, soprattutto, negli ultimi sette decenni è mancato un investimento costante e accurato sull’arte del presente. In passato nella destinazione delle risorse pubbliche ha prevalso la tutela del patrimonio storico e solo a partire dal 2017 qualcosa è cambiato con l’istituzione dell’Italian Council (IC) da parte del Ministero della Cultura con la Direzione Generale Creatività Contemporanea con lo scopo duplice, da un lato di dare un contributo diretto alla produzione creativa e, dall’altro, offrire la possibilità ad artisti, curatori e critici – oltre che alle istituzioni culturali attive nel contemporaneo, pubbliche e private – di creare reti internazionali volte alla conoscenza e alla diffusione dell’arte italiana nel mondo, contribuendo allo sviluppo delle carriere con analoghe realtà internazionali.

Dal 2017 al 2024 si sono svolte 13 edizioni dell’Italian Council e sono stati stanziati finanziamenti per circa 17 milioni di euro. Per un artista italiano emergente o mid-career “vincere” l’Italian Council rappresenta un risultato importante non solo per la possibilità di vedere finanziato un proprio progetto, ma anche in termini di riconoscimento istituzionale e di visibilità internazionale.

Promuovere la creatività italiana all’estero

Negli anni l’Italian Council è, infatti, diventato sempre più inclusivo sostenendo con maggiore forza alla promozione dell’arte italiana nel mondo. Per questo motivo, ogni progetto deve necessariamente prevedere la collaborazione con realtà culturali internazionali e una fase di promozione all’estero.

Fonte: Il Sole 24 Ore