ICSC, al via il bando Cultura Missione Comune 2024
L’Istituto per il Credito Sportivo e Culturale S.p.A. (ICSC) ha lanciato la nuova edizione di Cultura Missione Comune, il bando che offre agli enti territoriali mutui a tasso fisso per interventi sul patrimonio culturale. Con un plafond i 30 milioni di euro, i fondi saranno erogati su tutti i finanziamenti stipulati entro il 31 dicembre 2024, con la possibilità di ottenere il totale abbattimento degli interessi per finanziamenti di durata massima decennale. Le domande, da presentare entro il 12 dicembre 2024, potranno riguardare attività di prevenzione, manutenzione, restauro e protezione, oltre a progetti di conservazione, salvaguardia e valorizzazione del patrimonio culturale volti a migliorare la fruizione pubblica. Sono ammessi, inoltre, interventi di recupero, ampliamento, efficientamento energetico, abbattimento delle barriere architettoniche, messa a norma degli immobili culturali e attività di digitalizzazione. Gli importi richiedibili e le agevolazioni in conto interesse saranno modulati in base alle caratteristiche demografiche dell’ente richiedente, secondo i seguenti criteri:
• Piccoli Comuni con un massimo di 5.000 abitanti: fino a 2 milioni di euro.
• Comuni con popolazione tra 5.000 e 100.000 abitanti, Unioni di Comuni e Comuni in forma associata: fino a 4 milioni di euro.
• Comuni con oltre 100.000 abitanti, Capoluoghi, Città Metropolitane, Province e Regioni: fino a 6 milioni di euro.
L’impegno dell’ICSC attraverso il Fondo Cultura
Il bando di Cultura Missione Comune si inserisce nel percorso avviato dall’Istituto per il Credito Sportivo e Culturale per sostenere la valorizzazione del patrimonio culturale italiano. Nelle tre edizioni precedenti, sono stati concessi 109 mutui per un valore complessivo di 94,8 milioni di euro che hanno contribuito a generare investimenti totali sul patrimonio culturale pubblico superiori a 200 milioni di euro. La nascita del bando e il suo plafond sono da rintracciarsi nel cosiddetto Decreto Rilancio (DL 34/2020) dove all’articolo 184, comma 4, veniva istituito il Fondo Cultura per arginare gli effetti della pandemia e sostenere la ripresa del settore culturale e creativo negli anni a venire attraverso interventi di tutela, conservazione, restauro, valorizzazione e digitalizzazione del patrimonio culturale. La ripartizione delle risorse era così strutturata:
Fonte: Il Sole 24 Ore