Igd, nel 2024, utile netto oltre le attese e sì alla cedola di 0,10 per azione

Igd, nel 2024, utile netto oltre le attese e sì alla cedola di 0,10 per azione

Via libera al rebranding del logo e ai conti 2024, ieri, per Igd (Immobiliare grande distribuzione) con un utile netto ricorrente di 35,6 milioni di euro, in calo del -35,7% sul 2023, per effetto dei maggiori oneri finanziari e della cessione, finalizzata lo scorso aprile, di un portafoglio di 13 asset per un controvalore di 258 milioni. Il risultato è superiore alla guidance che prevedeva un risultato ricorrente a fine anno pari a circa 34 milioni.

Il gruppo chiude così l’anno con una perdita netta contabile pari a -30,1 milioni di euro, in miglioramento rispetto a dicembre 2023 (-81,7 milioni). Il net rental income cala a 113,7 milioni , in calo del -4,9%, a perimetro omogeneo il dato risulta in crescita del +4,6 per cento. L’ebitda della gestione caratteristica è pari a 102 milioni e registra una variazione a perimetro omogeneo pari al +4,1%, con un margine al 71,3 per cento. Nel 2024, la società ha consuntivato investimenti e capex per circa 17,8 milioni. Igd torna anche alla cedola con il cda che ha proposto ai soci un dividendo unitario per azione di 0,10 euro.

Quanto al futuro, l’azienda stima risultati operativi in crescita «anche nel 2025, nonché un miglioramento della gestione finanziaria in virtù dell’operazione di rifinanziamento conclusa a febbraio 2025». L’utile netto ricorrente per quest’anno è atteso a circa 38 milioni di euro, in crescita del +6,7%. Infine, il board ha convocato l’assemblea degli azionisti che nella parte straordinaria vedrà una modifica dello statuto sociale per l’introduzione della maggiorazione del voto.

L’11 febbraio, Igd ha perfezionato un finanziamento da 615 milioni. Con i proventi, sono stati rimborsati i bond e diminuito il costo medio del debito, oggi pari a 5,7 per cento. Eliminata la concentrazione di scadenze fiscali (le principali sono al 2028) e con il rimborso dei prestiti obbligazionari sono venuti meno gli impedimenti al dividendo. Nonostante il ritorno alla cedola, il titolo a Piazza Affari è scivolato del -7,2 per cento.

Fonte: Il Sole 24 Ore