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Ikea, stop a straordinari e 24 ore di sciopero per premio e integrativo
I lavoratori italiani dell’Ikea sono in stato di agitazione e hanno annunciato un pacchetto di 24 ore di sciopero a livello nazionale e territoriale. Il motivo della protesta è nel mancato rinnovo del contratto integrativo aziendale, su cui Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs hanno deciso di interrompere le trattative con la multinazionale svedese del mobile che, secondo quanto spiegano, ha conosciuto una crescita molto importante del giro d’affari che tuttora continua. Ma senza fare troppe concessioni ai lavoratori. In oltre un anno e mezzo, secondo quanto spiega una nota sindacale unitaria, la trattativa non è riuscita a fare passi avanti rispetto alle richieste sindacali.
In particolare i rappresentanti dei lavoratori, che lo scorso anno hanno visto il rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro (Federdistribuzione) con 240 euro di aumento, lamentano il mancato riconoscimento delle maggiorazioni ai nuovi assunti, un sistema derogatorio e peggiorativo delle professionalità, cancellazione della “malattia statistica”, obbligatorietà del lavoro festivo. I sindacati spiegano che anche alla luce del gran numero di lavoratori assunti part-time senza possibilità di integrazione oraria, servirebbe un cambio di passo, tanto più che «si assiste all’introduzione di nuovi modelli di business con l’apertura di nuovi punti vendita di prossimità nei quali è impedita l’agibilità alle rappresentanze delle lavoratrici e dei lavoratori con una limitazione di diritti degli stessi».
Di qui la decisione di proclamare lo stato di agitazione e un primo pacchetto di 24 ore di sciopero, articolato in 8 ore a livello nazionale e 16 ore a livello territoriale.
Fonte: Il Sole 24 Ore