Il beauty travel retail corre tra IA ed esperienze personalizzate

Il beauty travel retail corre tra IA ed esperienze personalizzate

Il marchio giapponese di skincare di lusso SK-II, nel portafoglio del colosso P&G, ha recentemente inaugurato il suo primo negozio nel segmento travel retail nel Sanya International Duty Free Shopping Complex nella baia di Haitang ad Hainan, in Cina. «Una pietra miliare significativa per il brand» l’ha definito Sue Kyung Lee, presidente di P&G Skin care. Una destinazione da non perdere dove i viaggiatori troveranno una mostra d’arte ed esperti per sperimentare una routine personalizzata per la pelle. Il travel retail è un business molto importante per le aziende cosmetiche che adottando strategie sempre più innovative per attrarre i consumatori che viaggiano, sfruttando l’opportunità di raggiungere un pubblico globale e spesso in cerca di acquisti di lusso, regali o trattamenti veloci in aeroporti, stazioni, porti o navi da crociera. L’orientamento verso la sostenibilità e l’eticità dei prodotti offerti è sempre più forte assieme al digital engagement che sta diventando sempre più cruciale, con l’introduzione di soluzioni di shopping omnichannel, che permettono ai consumatori di acquistare prodotti tramite app o online per poi ritirarli in aeroporto.

Da L’Oréal a Estée Lauder, Shiseido e Chanel, i colossi del beauty operano in partnership con aeroporti internazionali per offrire una selezione esclusiva di prodotti ed esperienze di acquisto uniche e personalizzate. Lancôme ha aperto il suo flagship Domaine de la Rose – il più grande del brand nel mondo – ad Hainan in collaborazione con China Duty Free Group e, in occasione del lancio di Génifique Ultimate Serum, ha presentato la sua “clinica della pelle per viaggiatori” attraverso una consulenza con intelligenza artificiale all’aeroporto Changi di Singapore; mentre Ysl ha animato l’aeroporto di Doha con un’attività che includeva anche il geotargeting per raggiungere nuovi potenziali clienti.

Anche Dolce&Gabbana sta rafforzando la sua presenza nel travel retail con una serie di iniziative in Europa, Medio Oriente, StatiUniti, Latino America e Asia Pacifico, a cominciare dal pop-up store aperto, fino allo scorso agosto, all’Hamed International Airport di Doha – Qatar. Mentre The Estée Lauder Companies ha cominciato a portare negli aeroporti anche i suoi brand più di nicchia come Dr. Jart+, così come ha fatto Shiseido con Drunk Elephant qualche anno fa. È entrato nel canale duty-free anche il marchio di skincare di lusso Augustinus Bader in partnership con Dfs debuttando al Samaritaine Paris Pont-Neuf per poi arrivare a Macau, Hainan e Hong Kong.

Fonte: Il Sole 24 Ore