Il Bike Festival di Riva del Garda compie 30 anni e rilancia

Il Bike Festival di Riva del Garda compie 30 anni e rilancia

In trent’anni di storia si è costruito la fama di essere tra i più grandi happening europei della mountain bike, dando il via annualmente alla stagione off-road e ospitando migliaia di visitatori da tutta Europa. Dal 2 al 5 maggio prossimi, FSA Bike Festival Riva del Garda torna sulle sponde del diamante del Garda Trentino per promuovere l’incontro tra il popolo delle due ruote – praticanti e appassionati sempre più attenti anche verso il gravel bike – e una bike industry un po’ in affanno (come lungo le migliori salite) ma che in Italia resiste più che altrove provando a fare da volano all’interno comparto.

Una storia cominciata negli anni ‘90

A meta degli anni ‘90, in Europa soffiava il vento di una disciplina che in poco tempo riscrisse i parametri del mondo outdoor, il mountain biking. Tra le nazioni trainanti del nuovo fenomeno c’era la Germania, da sempre innamorata del Garda Trentino come destinazione ideale dove trascorrere i periodi di vacanza. Fu proprio la combinazione di questi due elementi, attrazione per il mountain biking e accoglienza del territorio, ad ispirare Uli Stanciu – all’epoca direttore di Bike Magazine – che ebbe l’intuizione di creare un evento capace di catalizzare le attenzioni di centinaia di produttori del comparto ciclistico e quelle di un pubblico di giovani biker desiderosi di scoprire le novità della stagione e al tempo stesso provarle sul campo: “Nonostante la rivista avesse pochi anni – racconta Stanciu – era già il punto di riferimento per il movimento della Mtb tedesca. Quello fu un periodo di grandi innovazioni. Ci furono così tanti nuovi prodotti che il nostro reparto test riuscì a malapena a esaminarli tutti. Allo stesso tempo, percepivamo una crescente domanda di informazioni perché sul mercato c’erano circa 50 brand di biciclette con 170 modelli di vario tipo tra cui scegliere. Così nacque l’idea di invitare produttori e lettori a un festival dedicato”. Dopo trent’anni, i marchi sono diventati 350 e gli espositori più di 200. E si preparano a presentare nuovi modelli di bici, attrezzature e accessori nell’ampia area del festival allestita in riva al lago, con i tracciati circostanti (oltre 50 piste ciclabili e 1500 chilometri di sentieri) che saranno il terreno dove scoprire e testare in prima persona le ultime novità. Ma qual è oggi lo stato di salute della bike industry?

I dati in Europa e in Italia

I tempi di attesa di oltre un anno per evadere nuovi ordini sembrano essersi attenuati. Ora però i venditori si trovano ad affrontare un problema diverso, quello dell’eccesso di bici e componentistica, perché la domanda è tornata a livelli paragonabili a quelli pre-pandemia. Dopo il picco del 2021 le importazioni di biciclette nell’UE sono diminuite di quasi il 40%, livello più basso mai raggiunto negli ultimi dieci anni (fonte: Statista Research Department, 8 marzo 2024), con l’annata 2023 che ha visto la Cambogia rappresentare quasi un quarto delle importazioni. Inoltre, le misure antidumping introdotte dall’UE nel 2019 hanno ridotto l’importazione dalla Cina (secondo fornitore al mondo nel 2023) e rafforzato il settore portoghese che negli ultimi anni ha superato Germania e Italia (i maggiori produttori di biciclette in Europa) arrivando a produrre più di un quinto di tutte le bici dell’UE (fonte: Statista Research Department, 7 marzo 2024).

Calo delle vendite

E in Italia? I dati ufficiali diffusi da Ancma lo scorso 22 marzo a Milano, raccontano un calo delle vendite pari al 23% rispetto al 2022, con un rallentamento della domanda sia di telai muscolari (-24%) che a pedalata assistita (-19%), a conferma del colpo di coda della pandemia. Ma la medaglia, si sa, ha sempre due lati. E bisogna guardarli entrambi per avere una visione d’insieme. Paragonando questi numeri al 2019 (periodo pre-covid) si osserva un +40%, con le bici a pedalata assistita che ad oggi rappresentano il 25% delle vendite (erano l’11% nel 2019). Anche la tipologia del mezzo rimarca le ultime tendenze sul mercato. Analizzando il segmento off-road, il 45% è occupato dalle e-Mtb e il 4% dalle e-corsa/gravel; mentre tra le muscolari il 29% è composto da Mtb e l’8% da gravel. Infine, gli indicatori industriali del comparto mostrano un leggero calo della produzione di biciclette muscolari (-29%) ed e-bike (-23%) ma dati positivi nella differenza tra esportazioni e importazioni, con un valore di +21 milioni di euro. Quest’ultimo dato è confortante perché riporta in asse la bilancia dopo gli ultimi tre anni non facili, dando più fiducia e slancio ad un tessuto produttivo nazionale che si conferma trainante (oltre 20mila gli addetti) e fatto da eccellenze (circa 250 imprese, per lo più Pmi).

Un ricco programma di eventi sulle due ruote

L’edizione 2024 dell’FSA Bike Festival Riva del Garda è la prima sotto la nuova direzione di Garda Dolomiti – Azienda per il Turismo S.p.A. che quest’anno ha esteso l’area espositiva per rispondere alla crescente richiesta delle aziende di avere una vetrina più ampia dove presentare i propri fiori all’occhiello. Resta immutato il format vincente che ha reso imperdibile i quattro giorni di festival e che accoglierà a Riva del Garda un ampio pubblico internazionale ansioso di unire il divertimento della vacanza all’adrenalina di provare in prima persona tutte le novità e le ultime tecnologie del segmento bike.

Fonte: Il Sole 24 Ore