Il caso Ita-Lufthansa tiene banco a Dubai all’assemblea Iata
L’impatto su Air France-Klm
A cominciare da Air France-Klm, che ha ancora un’alleanza commerciale con la compagnia nata dall’ ultima dissoluzione di Alitalia. Un’alleanza sempre più flebile, ma ancora in piedi, sebbene Ita sia tenuta ai margini, come affermano alcune fonti interne. Ita fa ancora parte di SkyTeam, l’alleanza globale che ha come perni il gruppo franco-olandese e l’americana Delta. Se si chiuderà l’accordo con Lufthansa, Ita abbandonerà SkyTeam ed entrerà nella Star Alliance forgiata dal vettore tedesco.
Traffico a pieni giri
L’assemblea della Iata arriva in un momento molto positivo per il trasporto aereo commerciale. Il traffico va a pieni giri. La domanda totale, misurata in passeggeri per km (Rpk), in aprile è aumentata dell’11% rispetto allo stesso mese dell’anno scorso. La capacità totale offerta, in posti per km, ha superato del 9,6% a quella di aprile del 2023. Di conseguenza il coefficiente di occupazione dei posti degli aerei (load factor) in aprile è stato l’82,4%, un punto percentuale in più dell’anno precedente. La domanda internazionale è quella che è cresciuta di più, +15,8% rispetto ad aprile 2023, con una capacità in crescita del 14,8 per cento. La domanda domestica è aumentata del 4% rispetto ad aprile 2023, con una capacità in crescita del 2,1 per cento.
Walsh: crescita da 36 mesi consecutivi
«La domanda di passeggeri è in crescita da 36 mesi consecutivi. Mentre entriamo nel picco della stagione di viaggio estiva dell’emisfero settentrionale, ci sono tutte le ragioni per essere ottimisti per un’estate forte, in cui le compagnie offrono un’ampia gamma di opzioni di traffico», ha commentato Willie Walsh, direttore generale della Iata. L’Asia-Pacifico è l’area in cui la domanda è cresciuta di più (+17,4%), seguita da Africa (+15,7%) e Medio Oriente (+14,1%). In Europa c’è stata una crescita del 9,3%, in America Latina dell’8%, nel Nord America del 4,2 per cento.
Profitti in crescita
L’associazione dei vettori annuncerà domani l’aggiornamento delle previsioni sui risultati aggregati delle compagnie mondiali. La maggior parte degli analisti si aspetta un miglioramento dei risultati rispetto ai dati annunciati il 6 dicembre scorso. All’epoca era stata annunciata la stima di un utile netto mondiale di 23,3 miliardi di dollari per il 2023 e di 25,7 miliardi per quest’anno. I ricavi complessivi erano previsti pari a 896 miliardi nel 2023, +6,9% sul 2022, il record storico (a valori correnti, senza rettifiche per l’inflazione), rispetto al primato di 838 miliardi del 2019. Le prospettive sono «positive», per il 2024 Iata aveva pronosticato un ulteriore miglioramento dei bilanci: 25,7 miliardi di profitti netti aggregati e 964 miliardi di ricavi complessivi. L’anno record dei profitti netti rimane il 2017, con 37,6 miliardi, ma ormai le profonde ferite inflitte dalla pandemia sono rimarginate.
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Fonte: Il Sole 24 Ore