Il crowdfunding immobiliare supera i 45 miliardi di euro

Il crowdfunding immobiliare supera i 45 miliardi di euro

Pandemia archiviata, il crowdfunding decolla. A scattare la fotografia è il 6° Real Estate Crowdfunding Report, – che sarà illustrato domani a Milano al Keynote 2023 di Walliance – redatto dal gruppo di ricerca dell’Osservatorio Crowdinvesting del Politecnico di Milano, guidato da Giancarlo Giudici. A livello mondiale il settore vanta una raccolta cumulata pari a 45,2 miliardi di euro, in forte crescita rispetto ai 36 miliardi del 2022.

Le piattaforme di crowdfunding (Recf) analizzate nella ricerca – che comprende solo quelle attive – sono 146, di cui 79 nell’Unione Europea, 24 negli Stati Uniti e 43 nel resto del mondo. A loro volta, queste si suddividono tra le 39 piattaforme che operano nell’equity, le 91 che, invece, offrono soluzioni lending, e le 15 piattaforme che offrono opportunità di investimento ibride (ad esempio, il cosiddetto debito mezzanino, una forma di debito subordinato rispetto ad altri prestiti come quelli bancari, a metà strada tra debito ed equity). Di una non è stato possibile capire il modello.

Il settore in Europa

Notevole il balzo in Europa. A livello Ue, il real estate crowdfunding ha raccolto circa 9,8 miliardi di euro, di cui 2,8 miliardi nel solo 2022. I mercati più importanti sono la Francia (che si conferma punto di riferimento per il mercato con oltre 1,3 miliardi raccolti nel 2022), la Germania (con un balzo di 629 milioni) e, a sorpresa, l’Estonia (210 milioni). Quarto posto per l’Italia. Più di otto raccolte su dieci hanno riguardato iniziative di l iving. La maggior parte dei finanziamenti (87,9%) è per progetti di tipo residenziale, con preferenze degli investitori europei per i contesti urbani (58%) e nuove costruzioni (64%), piuttosto che ristrutturazione. Focalizzando l’analisi sui 25 portali che hanno raccolto le cifre più significative, la tedesca Exporo è sempre in testa alla classifica con una raccolta totale che supera 1 miliardo di euro, Estateguru mantiene il secondo posto e solo una piattaforma italiana, Walliance, è in classifica, al 22° posto.

In funzione delle opportunità concesse dalle normative in ogni Paese, alcune piattaforme hanno progressivamente adattato la propria offerta di servizi, sviluppando un mercato secondario: dei marketplace propri, attraverso i quali gli utenti possono vendere e/o acquistare le azioni e/o i prestiti sottoscritti durante la campagna di finanziamento dei progetti.

Il regolamento Ue 2020/1503 sul crowdfunding consente alle piattaforme della Ue di pubblicare una “bacheca” degli annunci di acquisto o vendita.

Fonte: Il Sole 24 Ore