“Il giorno dell’incontro”, un film d’altri tempi tra pugilato e voglia di riscatto
Il ring è una metafora della vita: è una frase che si sente dire spesso quando sullo schermo vengono proiettati film sul pugilato, probabilmente lo sport più presente nei migliori titoli di genere sportivo della storia del cinema.
Non fa eccezione “Il giorno dell’incontro”, esordio dietro la macchina da presa di Jack Huston, regista e attore inglese, noto per il ruolo di Richard Harrow nella serie “Boardwalk Empire”.
Tra le proposte più interessanti del weekend in sala, il film vede protagonista Mikey, un pugile uscito di prigione dopo un lungo periodo di detenzione. Prima del carcere, è stato uno sportivo di grande successo, ha vinto molti incontri e in onore di quei tempi gloriosi decide di tornare sul ring: dopo aver ritrovato le persone che sono state importanti nella sua vita, affronta il suo primo combattimento da uomo libero.
C’è naturalmente questo attesissimo match al centro di un lungometraggio che parla di seconde occasioni, desiderio di riscatto e possibilità di redenzione. Il combattimento, così, si trasforma presto in un vero e proprio evento catartico per il protagonista, per provare a capire di più di se stesso, del suo passato e del suo presente.
Fonte: Il Sole 24 Ore