Il gruppo Borgia da Palermo ora fa rotta su Londra

Un locale, Uovo di seppia, aperto di recente a Milano con lo chef stellato Pino Cuttaia. Un altro locale da aprire, sempre a Milano, entro la fine dell’anno a marchio Saporé, grazie alla collaborazione con il “Pizzaricercatore” Renato Bosco. La formula è semplice: Borgia Group si occupa della gestione del locale, del servizio; Cuttaia (o Bosco) mettono il marchio, la parte gastronomica, la formazione e tutto quello che arriva a tavola nel piatto. Ma nell’immediato la priorità è l’apertura a Palermo, nel centro storico, di un Coffè Lab in partnership con l’azienda palermitana Morettino (entro la fine di luglio) e, in autunno, una nuova steak house nella zona della movida. Per i fratelli Vittorio e Saverio Borgia, che 12 anni fa hanno avviato la loro attività nel settore della ristorazione proveniendo da esperienze completamente diverse, il cantiere continua a essere aperto.

I nuovi locali di cui abbiamo detto (aperti o in apertura) si vanno ad aggiungere ai 12 già esistenti: a Milano, due Bioesserì e Casa Bi, inaugurato nel dicembre 2023 all’interno di City Life; a Palermo: Bioesserì, Molo Sant’Erasmo e Stazione Lago che si trova a Piana degli Albanesi (sempre in provincia di Palermo), affacciato sull’omonimo lago. Per non dire della collaborazione con Andrea Graziano, fondatore di Fud: con lui sono già stati inaugurati Fud Milano e Fud Bocs, sulla costa sud di Palermo. Il locale aperto a Piana degli Albanesi, in particolare, ha un valore anche affettivo visto che la famiglia è di origine Arbëreshë (la comunità dell’area ha origini albanesi) ed è nato all’interno della stazione ferroviaria Kumeta, realizzata negli anni Venti ma mai entrata realmente in funzione, poi smantellata e abbandonata dalla seconda guerra mondiale in poi.

L’idea di fondo adottata sin da subito è quella di una ristorazione “informale” ma con l’utilizzo in cucina di prodotti di altissima qualità, in luoghi centrali delle città e con un arredamento rilassante che metta a proprio agio i clienti: un format che i Borgia hanno adottato sin dal loro primo Bioesserì, aperto a Milano nel 2012, poi replicato nelle varie declinazioni negli altri locali. B (come buono o come Borgia), dice Saverio, è oggi il segno distintivo di un sistema che vale un fatturato di 12 milioni e che dà lavoro a poco più di 200 persone tra Milano e Palermo.

Il prossimo passo messo in cantiere dai due fratelli è proprio quello che riguarda questo sistema grazie alla creazione di una holding che gestica in maniera più ragionata il tutto con l’obiettivo finale di approdare sul mercato per trovare dei partner finanziari e alimentare così l’ulteriore sviluppo aziendale: «potrebbero essere fondi di investimento, banche o altro. Si vedrà» dice Saverio. Quelli a venire, secondo i piani dei due fratelli siciliani, sono anni di ulteriore sviluppo e crescita: «Il nostro obiettivo per il 2024 – spiega ancora Saverio Borgia – è di consolidare il bilancio del gruppo che rispetto all’anno precedente è cresciuto del 20%, grazie anche all’apertura di nuovi ristoranti. Nel 2025 chiuderemo alcune importanti collaborazioni sul territorio nazionale e tra la fine del prossimo anno e l’inizio del 2026 metteremo un piede all’estero. L’idea è cominciare da Londra».

Fonte: Il Sole 24 Ore