Il gruppo Giorgio Armani chiude il 2022 a 2,35 miliardi (+16,5% sul 2021)

Il gruppo Giorgio Armani chiude il 2022 a 2,35 miliardi (+16,5% sul 2021)

Gli investimenti strategici

Coerentemente con la propria strategia di medio-lungo periodo il gruppo Armani – si legge ancora nel comunicato – ha scelto di dedicare un crescente volume di risorse alle iniziative di comunicazione (+22% rispetto al 2021) e agli investimenti, in particolare nella struttura digitale e informatica del gruppo, oltre che nella ristrutturazione e nello sviluppo dei negozi (+25% rispetto al 2021).

Redditività netta e i commenti del top management

Questo importante impegno economico e finanziario non ha compromesso l’incremento dei risultati economici di breve periodo: nel 2022 il gruppo Armani ha infatti conseguito un utile netto ante imposte pari a 218 milioni di euro, in aumento del 16,4% rispetto al 2021 e del 24,5% rispetto ai livelli pre-pandemici registrati nel 2019. «Con i soddisfacenti livelli di vendita corroborati da trend di crescita ancora migliori nella profittabilità gestionale, possiamo considerare positivamente concluso il periodo di assestamento conseguente alla decisione di riorganizzare il portafoglio marchi focalizzandoci sui tre brand principali, Giorgio Armani, Emporio Armani e Armani Exchange – hanno commentato hanno commentato Giuseppe Marsocci, vicedirettore generale e Chief commercial officer del gruppo Armani e Daniele Ballestrazzi, vicedirettore generale e Chief pperating & financial officer del gruppo Armani –. Nel 2022 i ricavi indotti – rappresentati dalle vendite di prodotti a marchio Armani effettuate direttamente dal gruppo e dai licenziatari terzi – hanno raggiunto 4,6 miliardi di euro, con una stima di vendita a valori retail pari a oltre 6,5 miliardi di euro. Stiamo avanzando con netto anticipo rispetto ai piani, verso gli obiettivi prefissati per il 2025, anno in cui ricorrono i cinquant’anni dalla nascita della Giorgio Armani».

I trend del primo trimestre 2023

I segnali positivi dei primi mesi del 2023 sembrano confermare l’abbrivio del 2022. Il primo trimestre si è concluso con ricavi netti in aumento del 18% confermando sostanzialmente la crescita in equilibrio tra i vari canali e l’incremento della redditività gestionale. A livello geografico si registra una variazione significativa rispetto al 2022 con un andamento più bilanciato tra le regioni, l’Asia è in ripresa (+14%), e il trend è ancora positivo in Europa (+22%) e, sebbene più contenuto, in America (+10%). dove nei prossimi mesi è prevedibile un rallentamento, che auspicabilmente sarà compensato dalla dinamica positiva in Asia.

La soddisfazione di Giorgio Armani

«Il percorso strategico di medio-lungo termine che ho scelto di intraprendere continua a dimostrarsi efficace e i risultati lo dimostrano: il 2022 si è concluso con un’ulteriore crescita che continua nel primo trimestre del 2023, confermando la solidità del gruppo – ha commentato Giorgio Armani, presidente e amministratore delegato del gruppo Armani –. Sono fermamente convinto che operare in un’ottica di continuità, seguendo un approccio concreto e coerente, incentrato sui valori che da sempre sono alla base della mia filosofia creativa e manageriale, sia l’unico modo per affrontare le sfide e gli imprevisti che caratterizzano lo scenario attuale. In un contesto sempre più difficile e competitivo, sono fiero di essere riuscito a mantenere la mia indipendenza e la stabilità del gruppo, grazie anche al lavoro e all’impegno dei miei collaboratori e dei miei dipendenti».

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Fonte: Il Sole 24 Ore