Il mezzo secolo de “Le avventure di Pinocchio”

Il mezzo secolo de “Le avventure di Pinocchio”

Quando fu trasmesso dalla Rai, cinquant’anni fa, i prodotti così si chiamavano sceneggiati. Liberamente tratto dall’omonimo romanzo di Carlo Collodi, “Le avventure di Pinocchio” fu realizzato in cinque puntate della durata totale di 280 minuti e trasmesso dalla rete nazionale a partire dall’aprile del 1972.

Nino Manfredi

Diretto da Luigi Comencini, incontrò subito un incredibile successo. E non ci vuole molto a intuire che – tra i tanti ingredienti che hanno contribuito a renderlo un pezzo da collezione, a cominciare dalla colonna sonora – il fattore di maggior successo fu senz’altro l’aver scelto Nino Manfredi per interpretare il personaggio di Mastro Geppetto, il papà del burattino-monello più famoso del mondo.

Il suo rapporto con il giovane attore pisano Andrea Balestri nei panni di Pinocchio – altra scelta azzeccata – è stato il perno intorno a quale le storie dirette da Comencini hanno ruotato alla perfezione. Ma tutto il cast diede buona prova di sé. Soprattutto se si considera che la maggior parte erano attori proveniva dal genere comico. Bravissima Gina Lollobrigida nei panni della fata turchina; divertente Vittorio De Sica, nel ruolo del giudice; indimenticabile l’interpretazione di Franco Franchi e Ciccio Ingrassia nelle maschere del Gatto e la Volpe. Ma anche Mario Adorf ed Enzo Cannavale si distinsero per brillantezza in ruoli diversi da quelli abitualmente frequentati con successo.

Il risultato è stato un film a puntate dal tratto delicato e poetico, venato da nuance di realismo che ancora oggi si lascerebbe guardare con interesse.L’idea di realizzare lo sceneggiato (oggi si chiamerebbe mini serie) era nata nel nove anni prima, nel 1963, allorquando Comencini e Suso Cecchi D’Amico (che con il primo firmerà la sceneggiatura), cominciarono a delineare il soggetto a quattro mani. Il progetto però si fermò avendo saputo della intenzione di Federico Fellini di girare l’omonima storia.

Duecentosessanta fra lingue e dialetti

Per capire la portata dell’opera, basti pensare che “Le avventure di Pinocchio” di Collodi (nato a Firenze il 24 novembre 1826 e morto nella stessa città nel 1890) è stata tradotta in duecentosessanta fra lingue e dialetti, e oltre all’indimenticabile sceneggiato di Comencini, ad essa si è ispirato anche il premio Oscar, Roberto Benigni. La versione del 1972 fu adattata anche in lingua francese da Pierre Cholodenko e a dicembre dello stesso anno fu trasmessa dall’emittente transalpina Première chaîne de l’ORTF. Dieci anni più tardi, nel 1982, in occasione del decennale, Comencini ne realizzò una versione in 6 puntate della durata complessiva di 320 minuti e che fu riproposta dalla rete nazionale.

Fonte: Il Sole 24 Ore