Il novembre del rugby si conclude con l’emisfero Sud in vantaggio

Il novembre del rugby si conclude con l’emisfero Sud in vantaggio

L’Irlanda regola a fatica (22-19) l’Australia nell’unico test match di questo fine settimana e così per il rugby si chiude la solita, intensissima rassegna novembrina. Dal 2 al 30, ventuno match hanno chiamato in causa l’élite internazionale. Il palcoscenico, come avviene sempre in autunno, è stato quello europeo, con le squadre del Sei Nazioni che hanno ospitato le quattro grandi avversarie dell’emisfero Sud – Sudafrica, Nuova Zelanda, Argentina e Australia – ma anche altre Nazionali (Figi, Giappone, Georgia e Portogallo).

Il confronto complessivo tra le migliori europee e le eccellenze sotto l’Equatore ha premiato queste ultime, a dispetto di previsioni della vigilia che si sbilanciavano quanto meno per un ritrovato equilibrio tra Nord e Sud. In realtà, su 14 scontri diretti solo cinque sono stati vinti dai padroni di casa e gli altri sono andati alle formazioni ospiti.

Con i campioni del mondo del Sudafrica che si sono aggiudicati tre partite su tre, risultando praticamente inarrivabili e riconquistando anche il primo post nel ranking ai danni dell’Irlanda, e con una Nuova Zelanda che molti davano in difficoltà, mentre ha saputo imporsi su Inghilterra, Irlanda e Italia. Gli All Blacks del nuovo ct Scott Robertson hanno (forse) concluso il rodaggio dopo un ringiovanimento post Mondiali e sono, al solito, un grande team.

A batterli, di un solo punto, è stata la Francia, a sua volta piuttosto rinnovata e convincente, soprattutto contro l’Argentina. I transalpini sono gli unici rappresentanti del Vecchio Continente ad avere ottenuto una striscia di sole vittorie. La Scozia ha chiuso con un bel successo sull’Australia, che può comunque andare soddisfatta del bis ottenuto contro il Galles e l’Inghilterra, due squadre in difficoltà.

Gli inglesi – pur senza mai essere schiacciati dagli avversari – hanno battuto solo il Giappone, perdendo da Sudafrica, All Blacks e Australia. Contro queste due ultime squadre si sono fatti superare negli ultimi minuti, denunciando un calo inconsueto di tenuta fisica e mentale.

Fonte: Il Sole 24 Ore