Il nuovo libro Woodward: «Putin ha pensato all’uso di armi nucleari in Ucraina»

Alcuni mesi dopo l’avvio della guerra in Ucraina, l’intelligence americana ha rilevato «discussioni credibili all’interno del Cremlino» in base alle quali Vladimir Putin stava seriamente valutando l’uso delle armi atomiche. Lo rivela il giornalista del Watergate, Bob Woodward, nel suo libro ’War’, che uscirà la prossima settimana. L’intelligence americana riteneva che ci fosse un 50% di probabilità di un uso delle armi nucleari da parte del presidente russo. Joe Biden, di fronte alle informazioni di intelligence, disse al suo consigliere alla sicurezza nazionale Jake Sullivan di mettersi in contatto con i russi e dire loro, in un linguaggio minaccioso ma non troppo forte, quale sarebbe stata la risposta americana. Il presidente contattò anche Putin direttamente con un messaggio sulle «conseguenze catastrofiche» di un utilizzo delle armi nucleari da parte di Mosca.

Sempre dal libro di Woodward emerge come Donald Trump nel 2020 abbia inviato segretamente a Vladimir Putin test per il covid, per suo uso personale, mentre i test negli Stati Uniti erano ancora merce scarsa. Era stato Putin, terrorizzato dal Covid, a raccomandare a Trump di non pubblicizzare la spedizione. «Non voglio che tu lo dica a nessuno altrimenti la gente si arrabbierà con te, non con me», avrebbe detto Putin a Trump. Da allora, la relazione personale fra i due è rimasta in vita. All’inizio del 2024, l’ex presidente americano, ora candidato alle elezioni del prossimo novembre, avrebbe fatto uscire un collaboratore dal suo ufficio nella residenza di Mar-a-Lago, per poter parlare al telefono in privato con il leader russo. Sempre secondo la stessa fonte, l’ex presidente avrebbe parlato con Putin sette volte da quanto Trump ha lasciato la Casa Bianca all’inizio del 2021.

Woodward conclude che Trump è un esponente politico peggiore di Richard Nixon, costretto a dimettersi in seguito allo scandalo delle registrazioni del Watergate portate alla luce dall’inchiesta di Woodward insieme al collega Carl Bernstein. «Trump è stato il presidente più impulsivo e spericolato della storia americana e dimostra lo stesso carattere come candidato presidente nel 2024», denuncia Woodward. La Russia aveva già cercato di influenzare l’esito delle elezioni del 2016, in favore di Donald Trump, come aveva dimostrato l’inchiesta della Commissione intelligence del Senato nel 2020. Si tratta di «storie inventate…da un uomo veramente demente e squilibrato… un libro spazzatura che appartiene al cestino delle occasioni della sezione fiction di una libreria low cost o viene usato come carta igienica», ha ribattuto con rabbia la campagna di Trump.

Fonte: Il Sole 24 Ore