
Il nuovo modello di paternità giocato su più coinvolgimento e diritti
Proprio sui rischi per la salute mentale dei padri si concentra un altro recente studio, pubblicato nel febbraio 2025 da un team di ricercatori australiani del Commonwealth scientific and industrial research organisation (Csiro) che sottolinea l’importanza di mettere in atto strategie di prevenzione per la salute mentale dei padri.
Sempre più genitori single
Ma in quali famiglie vivono i nuovi padri? La fotografia che ci restituisce l’ultimo censimento permanente Istat (2011-21) è molto diversa rispetto a quella di dieci anni fa e riflette in pieno i mutamenti sociali e demografici in atto nella nostra società, come il calo della natalità, l’aumento delle separazioni e dei divorzi e la crescente instabilità delle relazioni di coppia, tutti fattori che influiscono inevitabilmente nelle modalità di essere genitore, padre o madre.
Lo stesso istituto di statistica nota che ciò che cambia, negli ultimi decenni, non è tanto la consistenza, quanto le modalità con cui si vive in famiglia: alcune forme si consolidano, altre mostrano un declino e altre ancora aumentano, come le coppie dello stesso sesso. Se da un lato diminuiscono le coppie con figli (-14%), diminuiscono meno quelle senza figli (-3%) e crescono i nuclei monogenitore: sono 3 milioni e 800mila nel 2021 (+44%) costituiti per la gran parte (77,6%) da madri sole che vivono con i propri figli; queste rappresentano il 18,1% del totale dei nuclei familiari, mentre i padri con figli costituiscono solo il 5,2%.
Nei dieci anni considerati, comunque, è interessate notare che sono aumentati sia i monogenitori di sesso femminile (+35,5%) che quelli di sesso maschile (+85%), compensando in parte la riduzione delle coppie. Le madri sole nel 2021 sono 2,9 milioni, il numero di padri soli è pari a poco più di 855mila. L’aumento dei padri soli è più evidente in alcune regioni settentrionali tra cui spiccano Lombardia e Veneto dove questi nuclei sono quasi raddoppiati nell’arco di 10 anni.
La monogenitorialità, però, non è più tanto figlia della morte di uno dei partner, come in passato, ma deriva soprattutto, dallo scioglimento volontario dei matrimoni, dalle nascite fuori dai matrimoni e dai genitori single: sono infatti separati o divorziati circa la metà dei genitori soli. Nonostante l’aumento dei padri soli, quindi, la condizione di ‘genitore solo’ resta quasi una prerogativa femminile, con otto casi su 10 che riguardano le madri sole con i figli.
Fonte: Il Sole 24 Ore