Il presidente Occhiuto: «In Calabria impegni 2021-2027 a quota 28%»
Con una dotazione di poco superiore ai 3 miliardi, «la politica di coesione 2021-2027 ha raggiunto un alto grado di maturazione dal punto di vista programmatico. Le procedure sono più laboriose, ma ci consentono di muoverci con una visione più organica e funzionale alla crescita». Lo afferma, con una dose forse eccessiva di ottimismo, Maurizio Nicolai, Autorità di gestione della Regione Calabria: «La nostra priorità è fare spesa, agendo in maniera corretta e trasparente».
La mission è creare una Calabria più competitiva e innovativa, più verde per clima ed energia, risorse naturali ed economia circolare, più connessa attraverso reti, trasporti e logistica, più sociale per occupazione, competenze e inclusione, e, infine, più vicina ai cittadini per sviluppo dei territori e capacità amministrativa.
I risultati al momento sono soddisfacenti: il nuovo Pr Calabria ha attivato procedure per circa 890 milioni, di cui 234 sul Fse, con una proiezione di spesa di circa 150 milioni per questo anno e ulteriori 318 per il prossimo, secondo i dati forniti dalla Regione Calabria. «Siamo al 28% degli impegni del programma, ma l’obiettivo per dicembre è di raggiungere almeno il 40%», ha dichiarato il presidente della Regione Calabria Roberto Occhiuto, in occasione della recente seduta del Comitato di sorveglianza per l’attuazione del programma regionale Fesr Fse 2021-2027. Aggiungendo, poi, che «oltre ai numeri, si tiene in forte considerazione la qualità dei progetti, per mettere in campo quelli capaci di rispecchiare le potenzialità della nostra regione».
Dati aggiornati a fine aprile, che si discostano pertanto dai numeri dell’Igrue, l’Ispettorato generale per i rapporti finanziari con l’Unione Europea, riferiti a febbraio 2024, che documenta impegni pari all’8,65% Fesr e dell’1,51% Fse.
La chiusura della vecchia programmazione
Tornando ai dati della Regione, arriva all’85,9%, invece, la spesa certificata della programmazione 2014-2020, che arriva quasi al 96% tenendo conto anche di quella in fase di certificazione: per il monitoraggio regionale, è scongiurato il disimpegno.
Fonte: Il Sole 24 Ore