Il progettista di Allianz Stadium firma il nuovo stadio di Taranto
È progettato dallo studio Gau Arena (lo stesso dell’Allianz Stadium della Juventus) il nuovo stadio Iacovone di Taranto, impianto di punta della ventesima edizione dei Giochi del Mediterraneo che, con 26 Paesi partecipanti e 4mila atleti attesi, si terranno a Taranto a giugno 2026. Il nuovo stadio rientra in un project financing che nelle scorse ore è stato depositato al Comune di Taranto ed è stato presentato il 15 novembre in un incontro col presidente del Coni, Giovanni Malagò, il presidente del Comitato internazionale dei Giochi del Mediterraneo, Davide Tizzano, il governatore della Regione Puglia, Michele Emiliano, e il sindaco di Taranto, Rinaldo Melucci. Il progetto, illustrato da Roberto Busso per Gabetti e Antonio Ferrara per Esperia Investor, prevede attività per tutto l’anno e non solo sportive. Copre l’area dell’attuale stadio ma anche aree adiacenti, con 3 aree parcheggi, spazi commerciali, centro congressi, centro di medicina sportiva, aree uffici e coworking e un hotel alto 80 metri con piscina scoperta, bar panoramico e servizi vari, firmato dall’architetto Marco Piva.
Poco più di 16mila posti a sedere
Lo stadio – concepito secondo gli standard internazionali Uefa 4 – ha 16.500 posti a sedere su unico anello, con in tribuna ovest servizi hospitality, palchi, area stampa e broadcast. Previsto anche un ristorante interno nell’ottica della fruizione dedicata anche alle famiglie. Ferrara, ad di Esperia Investor, proponente dell’iniziativa, ha spiegato che «è un progetto che cuba circa 85 milioni di euro di investimenti, una parte pubblica, una di equity e un’altra di finanziamento. La parte pubblica sono 20 milioni sullo stadio, poi sul tema dell’albergo abbiamo circa 11 milioni di contributi». «Stiamo partendo da un progetto di riqualificazione urbana, nostro obiettivo è recuperare l’esistente e metterci nelle condizioni di avere uno stadio efficiente e moderno», ha sostenuto Ferrara. Per l’ad del gruppo Gabetti, Roberto Busso (Gabetti è l’advisor del progetto del nuovo stadio di Taranto), «il progetto non riguarda solo lo stadio. Una struttura sportiva non sta in piedi solo per se stessa. Il progetto va nel senso di una ricucitura urbana con tantissimo verde. Quello che noi abbiamo seguito e portato avanti, è stato facilitato da un precedente master plan che andava in questa direzione». «Non sarà solo uno stadio per la domenica ma una struttura polivalente», ha spiegato Busso.
Come sarà il nuovo PalaSport di Brindisi
Il nuovo Palazzetto dello Sport di Brindisi, New Arena, presentato da Alessandro Bolis dell’ICS, avrà una capienza di 5.200 posti. Comprende anche un campo di allenamento e uno esterno 3×3, aree commerciali e di ristorazione. Ha una previsione gestionale, con partner e global sponsor, di 50 anni e come struttura polifunzionale prevede 100 eventi sportivi annui e altri legati all’intrattenimento anche grazie a tecnologia d’avanguardia. Previsto un investimento di 18 milioni. Anche questo sarà un project financing ma più vicino alla cantierizzazione rispetto al nuovo stadio di Taranto.
Malagò annuncia cabina di regia del ministro Abodi
Per i Giochi del Mediterraneo il decreto Sostegni Ter ha deliberato a marzo 150 milioni di euro, che peró non sono ancora disponibili. Il master plan ideato per i Giochi è fondato su pochi nuovi impianti (a Taranto, oltre allo stadio, anche la piscina olimpionica e il centro nautico) e molte ristrutturazioni e riqualificazioni. Stima un fabbisogno di 280 milioni e le risorse mancanti (servirebbero almeno altri 100 milioni) dovrebbero arrivare in più anni dalla Regione. Coinvolte nell’organizzazione dell’evento anche Brindisi e Lecce. «Faremo sicuramente una bellissima figura», ha detto il presidente del Coni, Malagó. «Penso che sia indispensabile avere al tavolo il Governo con un coinvolgimento anche di coordinamento per quelle che sono le attività», ha rilevato Malagó annunciando a breve una cabina di regia del ministro dello Sport, Andrea Abodi. «È un progetto che riguarda una parte del Paese – ha detto il presidente del Coni – ma comunque è un discorso di carattere internazionale. Serve avere le idee chiare sul completamento degli investimenti da fare per una buona riuscita dei Giochi del Mediterraneo».
Per il governatore pugliese Michele Emiliano, «la sfida dei Giochi del Mediterraneo di Taranto 2026 è pronta. Tutto è ai nastri di partenza». Ma, per Emiliano, «siamo ancora, ovviamente, nella fase delle nozze con i fichi secchi perchè i primi stanziamenti sono arrivati ma adesso serve un quadro economico complessivo che ci consenta di reggere per conto dell’Italia un evento sportivo importantissimo». Per Emiliano, «questa idea deve essere sostenuta anche dal Governo, come peraltro il Governo si è impegnato a fare, e come il Governo sta facendo per le Olimpiadi invernali di Milano-Cortina». Infine, per il sindaco Melucci, «Taranto è protagonista di una fase di grande cambiamento e transizione. I Giochi del Mediterraneo contribuiscono a raccontare una Taranto diversa, il riposizionamento di una comunità, una città che si apre all’Europa».
Fonte: Il Sole 24 Ore