Il Senato dice sì all’aumento delle accise del gasolio di 1-2 centesimi per finanziare il Tpl. Scenderanno quelle della benzina

Il Senato dice sì all’aumento delle accise del gasolio di 1-2 centesimi per finanziare il Tpl. Scenderanno quelle della benzina

Via libera della Commissione Finanze del Senato al parere con osservazioni e condizioni che apre la strada all’aumento delle accise del gasolio tra 1 e 2 centesimi e il conseguente abbassamento di quelle della benzina. Il riallineamento nasce dal pressing della Commissione europea che da due anni chiede di svincolare la fiscalità dalle quantità di carburante vendute per agganciarle all’impatto ambientale scoraggiando quindi l’uso dei carburanti più diffusi. Ma la misura si era era nata in autunno nelle secche delle polemiche che ne erano scaturite. Come anticipato dal Sole24Ore il 4 gennaio, il governo però è tornato alla carica sull’emergenza di trovare coperture per il rinnovo del contratto nazionale 2024-2026 che interessa 110mila autoferrotranvieri. L’escamotage che si era arenato per diverse settimane nell’interlocuzione tra il Mef e il Mit è quello dell’approvazione presentata dalla maggioranza (a firma del senatore di Forza Italia Antonio Trevisi) di una condizione allo schema di decreto legislativo sulle accise che tutto conteneva in origine fuorché misure sui carburanti. L’osservazione che sarà recepita dal governo in un decreto interministeriale incarica l’esecutivo di “definire un tendenziale riavvicinamento in un congruo arco di tempo e nella misura compresa tra 1 e 2 centesimi di euro dell’aliquota dell’accisa applicate al gasolio e alla benzina in modo da tener conto dell’impatto ambientale ed economico di ciascun prodotto destinando le risorse al trasporto pubblico locale”. Il testo conclude indicando un decreto intermnisteriale come strumento di recepimento della norma.

Il taglio dell’agevolazione

La misura, in realtà, prevede il taglio dell’agevolazione di 11 centesimi sul gasolio e quindi si concretizzerà in una riduzione dello sconto. “Facciamo chiarezza: non c’è alcun aumento delle accise sui carburanti- – ha detto Trevisi -. C’è, invece, un doveroso riallineamento sulla base del principio che chi meno inquina, meno paga. Si avrà, infatti, da un lato la riduzione delle accise sulla benzina, per cui, per esempio, chi gira in città con un’auto alimentata a benzina risparmierà circa 30 euro l’anno, mentre, dall’altro, ci sarà un aumento in egual misura per il diesel, che già gode comunque di accise agevolate”. Il relatore alla norma aggiunge poi: “Studi recenti hanno dimostrato l’elevata tossicità del particolato ultrafine derivante dalla combustione dei motori diesel, responsabile di numerose e gravi patologie come l’aterosclerosi e le malattie ischemiche delle coronarie – prosegue Trevisi -. È dunque necessario scoraggiare l’utilizzo di un sussidio ambientalmente dannoso per la salute (SAD), come chiesto dall’Unione europea e da tutti i movimenti ambientalisti italiani”.

Fonte: Il Sole 24 Ore