Il Super G conquista le Alpi con l’Apres Sky e la ristorazione di qualità in quota
Un progetto, quello del Super G, nato dalla voglia di portare in quota più servizi e un pizzico di glamour. Tutto inizia con il Club di Courmayeur, seguito in questa stagione dalle aperture di Cervinia e Madonna di Campiglio mentre a fine anno sarà la volta di Cortina. «L’idea di creare un format nuovo sulle Alpi ci è venuta viaggiando» racconta Andrea Baccuini fondatore insieme al socio Giacomo Sonzini della società. Oggi i tre club cubano circa 7 milioni di fatturato (previsione 2025), l’obiettivo è arrivare a 5 club in Italia con 20-30 milioni di giro d’affari.
La passione per lo sci ha unito due percorsi molto diversi, il mondo dei grandi eventi e dell’intrattenimento per Baccuini e l’immobiliare per Sonzini. «Lui pensa a quadretti e io sono più sensibile a luci ed effetti, ma sui fogli excel ci troviamo bene» racconta il ceo Baccuini. «Nel 2012 siamo andati in Canada e ci è venuta voglia di fare impresa e investire in Italia, siamo partiti dall’idea del lodge sulle piste e del servizio al cliente al di là della giornata dedicata allo sci». Intorno a questa intuizione, sostenuta dalla voglia di offrire una esperienza gradevole anche a chi non scia, è nato il format del Club Super G, con segmentazione del target in base all’età e con una proposta molto attenta ai più giovani. «In Francia in particolare abbiamo visto che molti giovani sciatori vanno in quota, sciano tre ore e poi si divertono per il resto del tempo, a cominciare dal rito dell’Apres Ski, dell’aperitivo, che è il nostro punto di forza» spiega il ceo. Nella fascia dai 35 anni in su, invece, il focus è legato al momento del pasto, con una cura del dettaglio e della qualità sintetizzate nel ristorante “Meraviglioso” di Courmayeur. «Con il casco gli sciatori sono tutti uguali, poi quando lo tolgono, ognuno ha esigenze diverse. Va bene il rifugio con vassoio e servizio spartano, ma anche il ristorante con tovaglia di fiandra e sedie imbottite». La chiave, dunque, è la segmentazione del mercato per età e servizio e la capacità di offrire una esperienza di alta qualità in quota.
Con queste premesse è arrivato il primo investimento a Courmayeur, più di dieci anni fa: «Lì abbiamo realizzato il nostro primo Club Super G, con ristorazione e musica, dopo è arrivata l’arena Apres Ski, con effetti e musica» racconta l’ad. «Abbiamo investito molto in tecnologia e creato una struttura manageriale solida che ha reso possibile scalare questo modello» spiega Baccuini. Un successo, quello del Super G, sancito da una hit nel 2018 – “Settimana bianca” – e dal consolidamento di un format e di un marchio. I francesi di Folies Douce si sono interessati ad entrare in Italia e acquisire la società che invece ha scelto di scommettere sulle Alpi italiane, di investire in Italia e scalare il proprio business model. In un primo round, nel 2021, la raccolta di fondi da partner finanziari ha raggiunto i sei milioni e mezzo, poi in un secondo step sono arrivati altri due milioni e mezzo. A dicembre scorso Super G ha aperto il Club di Madonna di Campiglio – dove nella prossima stagione arriverà arriverà anche il ristorante Meraviglioso – e quello di Cervinia, con un centinaio di addetti e una management company centrale a Milano. I due fondatori ad oggi hanno il 57% della società, il resto è in mano ad una rete di nove Family Office che stanno finanziando l’espansione, attraverso singole società di gestione per ogni Club, tutte controllate dalla holding.
Fonte: Il Sole 24 Ore