Il tribunale di Bologna ammette La Perla all’amministrazione straordinaria
«Era un mese che aspettavamo questa notizia, finalmente respiriamo». Così le 250 lavoratrici di La Perla, lo storico marchio bolognese di lingerie finito in insolvenza, e i sindacati commentano la notizia che il Tribunale di Bologna ha ammesso la fabbrica produttiva (La Perla Manufacturing Srl) all’amministrazione straordinaria.
Il provvedimento di 13 pagine è stato depositato nella serata del 10 maggio in cancelleria dal Tribunale di Bologna e toccherà ora ai tre commissari giudiziali – gli avvocati Francesco Paolo Bello, Francesca Pace e Giancluca Giorgi – rimboccarsi le maniche per tentare di rianimare le attività, trovare un nuovo investitore e riconquistare i mercati con la corsetteria di alta gamma Made in Italy.
La notizia apre infatti le porte all’unica possibilità che c’era per salvare non solo il marchio, ma anche le attività produttive e i posti di lavoro, facendo convergere in unico iter le altre due procedure di liquidazione avviate per la parte commerciale (La Perla Italia) e quella amministrativa del gruppo (La Perla Management) e costringendo a sedersi al tavolo di crisi anche i curatori inglesi, che stanno gestendo oltremanica la procedura di insolvenza, aperta lo scorso gennaio dalla Corte britannica per la casamadre La Perla Management UK.
L’unica titolata a vendere la lingerie realizzata nella fabbrica di Bologna, oggi come 70 anni fa, con un altissimo tasso di artigianalità.
«Consideriamo l’amministrazione straordinaria di La Perla Manufacturing un primo e importante passo avanti per evitare il depauperamento del valore del gruppo e del suo know-how di cui sono depositarie le maestranze. Adesso è fondamentale essere convocati presso il Ministero del Made in Italy assieme ai soggetti di tutte le procedure aperte, quindi anche con curatori italiani e inglesi, oltre alle istituzioni, per tentare il rilancio», rimarcano Stefania Pisani della Filctem Cgil di Bologna e Mariangela Occhiali della Uiltec-Uil regionale.
Fonte: Il Sole 24 Ore