Il veliero Vespucci lascia Abu Dhabi e fa rotta su Muscat in Oman
Oltre 52mila visitatori in ognuna delle sette tappe del Tour mondiale Vespucci e Villaggio Italia. In totale 365mila persone di cui oltre 180mila sono saliti a bordo della Nave scuola della Marina militare italiana. Ma soprattutto raggiunto fin qui un milione di follower sui social. E non è ancora finita perché molto ci si attende dalla prossima e ultima tappa di questo Tour mondiale prima del rientro nel Mediterraneo dello storico veliero che il sottosegretario alla Difesa Isabella Rauti definisce «un’icona identitaria italiana»: a Gedda in Arabia Saudita dal 27 gennaio all’1 febbraio. Ma prima di approdare a Gedda la sola Nave Vespucci, nella tappa intermedia del tour, approderà a Muscat in Oman dove si fermerà dall’8 al 12 gennaio.
Poco meno di un terzo dei visitatori sono stati totalizzati nelle ultime due tappe: 52mila a Doha dove il Tour ha fatto tappa dal 17 al 22 dicembre e ad Abu Dhabi, la settima tappa dal 27 al 31 dicembre. «Il progetto Tour Mondiale Vespucci e Villaggio Italia è un esempio di soft power tutto italiano, dalla musica alla gastronomia, dall’arte al cinema – dice Isabella Rauti tra i rappresentanti del governo in visita ad Abu Dhabi -. Un expo itinerante e una vetrina di italianità che ha riscosso ovunque un successo pieno che inorgoglisce la nostra nazione».
Ad Abu Dhabi anche le visite istituzionali del presidente della Camera Lorenzo Fontana e del ministro della Difesa Guido Crosetto che ha ricevuto, per una bilaterale a bordo della Vespucci, la visita dell’omologo emiratino Sheikh Hamdan Bin Mohammed a conferma di come, si legge in una nota, «Nave Amerigo Vespucci e il Villaggio Italia siano diventati sempre più anche luogo di incontro e di dialogo istituzionale tra i Paesi».
Nella capitale degli Emirati Arabi presenti anche Maria Tripodi, sottosegretario agli Affari esteri e della cooperazione internazionale; l’ambasciatore negli Emirati Arabi Uniti Lorenzo Fanara; il comandante in capo della Squadra navale Aurelio De Carolis e Luca Andreoli, amministratore delegato di Difesa Servizi, la società in house del ministero della Difesa che realizza e supporta tutte le fasi dell’iniziativa. «Nel 2024 l’Amerigo Vespucci ha solcato un mare di affanni e sofferenze negli affari del mondo, portando con le sue splendide vele un forte messaggio di speranza e bellezza – dice Fanara -. Siamo felici di condividere questi valori con i nostri amici emiratini: sono convinto che Italia e Emirati Arabi Uniti potranno lavorare fianco a fianco per un 2025 più sereno e più rispettoso dei valori universali dell’umanità». A tracciare il bilancio, in attesa dell’ultima tappa, Luca Andreoli, Ceo di Difesa Servizi: «Il Villaggio Italia ha registrato ancora una volta il tutto esaurito, il pieno sold-out, anche ad Abu Dhabi, un vero e proprio “fenomeno Vespucci”. Abu Dhabi ci ha accolto in maniera straordinaria: l’expo è stato letteralmente preso d’assalto dai visitatori, segno di una storica e consolidata amicizia fra i due Paesi e fra i due popoli testimoniata anche da una presenza istituzionale molto importante e dalle relazioni istituzionali che si sono consolidate anche a bordo della nave. Il 2025, invece, segnerà il ritorno a casa con la prima sosta italiana in programma l’1 marzo a Trieste: il 2025 sarà l’anno della Vespucci in Italia».
Due visite d’eccezione hanno colto di sorpresa i visitatori del Villaggio Italia di Abu Dhabi: la leggenda del calcio Alessandro Del Piero e il presidente della Lega Serie A Ezio Simonelli saliti a bordo di Nave Amerigo Vespucci con la “Coppa campioni d’Italia” trofeo simbolo del calcio italiano e del tricolore, e il celebre tenore Andrea Bocelli che a sorpresa ha omaggiato il pubblico presente cantando negli spazi del Villaggio Italia l’inno nazionale e «la celeberrima» “Con te partirò” che è il brano simbolo del Tour Mondiale Vespucci e del Villaggio. Per il Villaggio Italia di Abu Dhabi le madrine sono state Serena Autieri e Veronica Maya. «Quella del Vespucci è un’impresa straordinaria che qui ad Abu Dhabi mi ha regalato emozioni uniche che in 42 anni non avevo mai vissuto – dice Aurelio De Carolis -. Il mio augurio a tutti gli italiani non può che essere di buon vento per un 2025 sereno e proficuo. Per noi della Marina Militare sarà sicuramente un anno molto intenso».
Fonte: Il Sole 24 Ore