Il vicepresidente Usa JD Vance a Roma: vedrà Meloni

Il vicepresidente Usa JD Vance a Roma: vedrà Meloni

All’indomani della visita a Donald Trump di Giorgia Meloni – incoronata dal New York Times come «una dei pochi leader europei graditi a Donald Trump» – J.D. Vance atterra a Roma alle 8 del mattino con la moglie Usha e i tre figli, accolto a Ciampino nell’area riservata al 31esimo Stormo dell’Aeronautica Militare da Irene Castagnoli, diplomatica del ministero degli Esteri, dall’incaricato d’affari dell’ambasciata degli Stati Uniti in Italia, Shawn Crowley, e dal comandante del 31simo Stormo Marco Angori. Imponenti le misure di sicurezza, con tiratori scelti, unità cinofile e la sorveglianza dal cielo affidata a un elicottero della Polizia.

Il ruolo del “falco” dopo Trump in veste di colomba?

Il clima – in vista dell’incontro con Meloni a Palazzo Chigi e, subito dopo, con i vicepremier Antonio Tajani e Matteo Salvini – è disteso. Ma se Trump ieri ha indossato i panni della colomba, è probabile che toccherà a Vance indossare quelli del falco. Gli sono congeniali, dopo i ripetuti attacchi all’Europa in questi primi mesi di amministrazione Trump, dal discorso di Monaco a quel messaggio inviato nella chat di Signal dove era finito per errore il direttore di The Atlantic – «Odio dover di nuovo salvare l’Europa», aveva scritto a proposito della minaccia Houthi, ricordando che «il 3% del commercio statunitense passa attraverso Suez. Il 40% del commercio europeo lo fa» – fino alle parole pronunciate appena tre giorni fa in un’intervista al sito britannico UnHeard. Chiaro il messaggio: De Gaulle – ha ricordato – «amava gli Stati Uniti» ma «riconosceva ciò che riconosco io, ossia che non è nell’interesse dell’Europa, e non è nell’interesse dell’America, che l’Europa resti per la sicurezza un vassallo permanente degli Usa».

Fonte: Il Sole 24 Ore