Il vino italiano perde terreno negli Stati Uniti (che restano però il primo mercato)
Tornando ai dati di Wine Monitor, considerando il vino imbottigliato – ad esclusione dello spumante – nel 2023 le importazioni negli Usa sono calate sia a valore sia a volume, dopo un 2022 particolarmente brillante soprattutto sul fronte del valore.
Francia e Italia, comunque, rappresentano i 2/3 della quota di mercato, seguite da Nuova Zelanda, Spagna e Australia.
In Canadal’import del vino imbottigliato ha seguito la tendenza generale del totale del vino, con un calo leggermente più deciso a valore (-15,2%). In questo segmento, la Francia raggiunge la prima posizione nella classifica dei partner commerciali, scalzando gli Stati Uniti: i due Paesi si spartiscono quasi il 50% della quota di mercato complessiva, con l’Italia staccata di poco.
Anche per la categoria degli spumanti si sono registrate marcate contrazioni sia a volume che a valore. In questo contesto, l’Italia è, tuttavia, il Paese che è riuscito a limitare i danni tra i top 5 partner degli Stati Uniti, consolidando il secondo posto in termini di quote di mercato (con il 36,4% del totale), alle spalle della Francia, che ha invece visto diminuire il valore delle esportazioni negli Usa di un quinto rispetto al 2022.
In Canada, invece – proseguono a Wine Monitor – il segmento sparkling non riesce a confermare gli incrementi di mercato registrati nel 2022, con riduzioni nelle importazioni a valore e a volume. Nel 2023 regge il valore (+2,4%) delle importazioni di Grandi Formati, nicchia del mercato statunitense, e lo stesso accade in quello canadese, che fa segnare un +8,2% dell’import a volume di vino in contenitori tra 2 e 10 litri.
Male anche il segmento del vino sfuso, con forti cali sia a valore che a volume negli Usa. In questo scenario non positivo migliora leggermente l’Italia, che raggiunge una quota di mercato pari al 6%. Anche in Canada le importazioni di questa tipologia di vino diminuiscono a valore, pur rimanendo stabili nei volumi. Qui perde terreno l’Italia, andandosi ad affiancare alla Francia al quarto posto tra i partner commerciali, a seguito di riduzioni superiori al 30% sia a valore che a volume.
Fonte: Il Sole 24 Ore