Impianti Abs per e-bike, al via l’istrutturia su Bosch
L’Antitrust ha avviato l’istruttoria nei confronti di Robert Bosch GmbH per un presunto abuso di posizione dominante sul mercato europeo degli impianti di frenata Abs per le e-bike. Il punto chiave è l’interoperabilità elettrica e digitale tra i sistemi di propulsione prodotti da Bosch e il sistema Abs per le biciclette elettriche prodotto da Blubrake, start up nata nel 2015 da uno spin off del Politecnico di Milano, assistita dallo studio legale Trevisan & Cuonzo tra i più noti in materia di diritto commerciale e della proprietà intellettuale. Blubrake fa parte del gruppo industriale e-Novia, che comprende imprese deep tech italiane specializzate nell’innovazione robotica e nel 2022 ha avuto ricavi per 2 milioni. Secondo quanto ipotizzato nel provvedimento di avvio dell’Antitrust Bosch non avrebbe consentito l’interoperabilità elettrica e digitale tra i suoi sistemi di propulsione e l’Abs per biciclette elettriche prodotto da Blubrake, apparentemente senza alcuna valida giustificazione. Secondo l’Autorità, tale condotta potrebbe escludere l’unico concorrente di Bosch nel mercato europeo degli Abs per biciclette elettriche, ora in via di sviluppo, e incidere così in modo negativo sulla concorrenza. Nei giorni scorsi i funzionari dell’Autorità hanno partecipato alle ispezioni condotte nelle sedi estere di Bosch e di altri soggetti ritenuti in possesso di elementi utili all’istruttoria, con l’assistenza dei funzionari delle Autorità di Concorrenza tedesca e olandese e sono state altresì svolte ispezioni nelle sedi in Italia, con l’ausilio del Nucleo speciale Antitrust della Guardia di Finanza.
La particolarità della soluzione ideata da Blubrake è che si integra completamente all’interno del telaio dell’e-bike e resta del tutto invisibile a tutto vantaggio del design originale della due ruote. Una scelta che ha premiato la start up che ha trovato diversi produttori interessanti a montare l’Abs Blubrake. Le difficoltà sono nate quando si è provato a collegare il motore con la parte di meccatronica che controlla i freni a causa dell’incompatibilità tra del Y-cable di Bosch e, in tempi più recenti, con il Bes 3 Bosch e l’Abs Blubrake. L’azienda italiana nel 2021 ha cercato un dialogo con il colosso tedesco con una richiesta di collaborazione per realizzare l’integrazione del proprio Abs con gli e-kit di Bosch. Richieste continuate nella primavera del 2023 a cui la società tedesca ribadiva l’assenza di interesse a questo tipo di cooperazione, ignorando tutte le offerte di collaborazione di Blubrake. In questo scenario non c’è nessun produttore di e-bike si è ad oggi dichiarato disponibile a montare l’Abs Blubrake su e-bike che sono
equipaggiate con l’e-kit di Bosch e in particolare con il Bes362. Nessun problema invece con quei produttori di e-bike che montano e-kit di altri operatori. Per l’Autorità sembrerebbe evidente che Bosch possa aver abusato della propria posizione dominante nel mercato degli e-kit per e-bike attraverso la condotta sopra descritta, consistente nel rifiuto di consentire il collegamento elettrico (hardware) e digitale con il display (software) tra il proprio e-kit e l’Abs di Blubrake. Da qui la scelta di avviare l’azione legale per scongiurare il tentativo di restringere la nascente concorrenza nel mercato delle soluzioni Abs per e-bike.
Fonte: Il Sole 24 Ore