In asta rare monete e medaglie scandinave

Tra le monete più antiche ma che presentano una stima più affordable (stima 20-30.000 €) il Goldgulden (Rhinsk Gulden), ND (ca. 1496-1497). Zecca di Malmö o Copenaghen, una delle prime monete d’oro della Danimarca, coniata per finanziare i mercenari tedeschi nella guerra contro il re ribelle svedese Sten Gustafsson Sture. La moneta era precedentemente nella collezione del consigliere giuridico Frederik Christian Bech (1817-1905), che fu giudice nella città di Slagelse per un periodo di 36 anni, il che le conferisce un pedigree importante.

Hanno stime al di sotto di 15.000 € diverse monete, tra queste il danese Gulden d’argento (Taler), 1547 della Zecca di Flensburg (lotto 1007) che fu in uso solo per circa 30 anni, dal 1540 al 1571, quando fu trasformata in una fonderia di campane (stima 7-9.000 €); il lotto 1009 (stima 12-15.000 €), il Ducato Klippe, 1564, della Zecca di Copenaghen, primo Ducato vero e proprio battuto in Danimarca, anche se i ducati continuarono a essere battuti regolarmente fino al 1802, è l’unico che reca una denominazione (DOGKATE).

La storia

Il tesoro, come segnalato, è stato volutamente tenuto segreto, erano a conoscenza solo alcuni amministratori, per utilizzare le monete come riserva finanziaria a cui la Danimarca avrebbe potuto attingere all’inizio del XX secolo, temendo la distruzione del patrimonio nazionale del suo Paese in seguito alla guerra prussiano-danese e alla prima guerra mondiale. Inizialmente la raccolta trovò rifugio tra le mura del castello di Frederiksborg, un tempo residenza reale, prima di raggiungere la Danmarks Nationalbank (Banca centrale danese) a Copenaghen.

La ricchezza accumulata da Bruun gli permise di perseguire ardentemente il suo hobby, condividendo la passione con la comunità numismatica, partecipando ad aste e accumulando una biblioteca specializzata. Le considerevoli ricchezze del magnate, derivate dal suo impero del burro e da astute iniziative immobiliari, facilitarono non solo l’acquisizione di singole monete ma anche di intere collezioni.

Dal 2011, quasi 20.000 oggetti disposti meticolosamente, ospitati in quattro grandi armadi. Secondo quanto riportato dal comunicato della casa d’aste, nel suo testamento, Bruun stabilì che la collezione sarebbe stata rinchiusa in armadi personalizzati e non sarebbe stata toccata per 100 anni. Il magnate danese, specializzato nella vendita all’ingrosso di burro, morì nel 1923 e, il 21 novembre 2023, ed oggi è arrivato quel momento in cui è entrato in vigore il provvedimento finale del testamento.

Fonte: Il Sole 24 Ore