
In Italia sono 236 le spiagge con la Bandiera Blu. Ecco i nuovi ingressi
Sono 236 le località balneari d’Italia dove quest’anno sventolerà la “Bandiera blu” mentre sono 485 le spiagge classificate come “eccellenti” da ben quattro anni consecutivi pari all’11,5% di quelle premiate a livello mondiale. Scendono invece da 84 a 81 gli approdi turistici che hanno ottenuto il riconoscimento internazionale della Fee (Foundation for environmental education) sulla base di 32 criteri del programma. Sul podio la Liguria che segna 2 nuovi ingressi ma perde due bandiere, confermando quindi 34 località; la Puglia sale a 24 con 3 nuovi comuni e un’uscita mentre seguono a parimerito con 20 bandiere la Campania e la Calabria, con un riconoscimento in più ciascuna. Con un nuovo ingresso, le Marche ricevono 19 bandiere blu, mentre scende a 18 la Toscana che perde un comune. La Sardegna conferma le sue 15 località, anche l’Abruzzo sale a 15 con un nuovo ingresso, la Sicilia raggiunge 14 bandiere con tre nuovi ingressi, il Trentino-Alto Adige sale a 12 con due comuni in più, il Lazio resta a 10. In Emilia-Romagna premiate 9 località e riconfermate le 9 bandiere del Veneto. La Basilicata conferma le sue 5 località, e sempre 5 sono i comuni in Piemonte che ottengono le bandiere. La Lombardia conferma 3 comuni, il Friuli-Venezia Giulia mantiene le sue 2, come il Molise. Sui laghi quest’anno le Bandiere Blu sono 23, con 2 novità.
Le new entry
In totale ci sono 14 nuovi ingressi: Ortona (Abruzzo), Parghelia (Calabria), Cellole (Campania), Borgio Verezzi (Liguria), Recco (Liguria), Porto Sant’Elpidio (Marche), Lecce (Puglia), Manduria (Puglia), Patù (Puglia), Letojanni (Sicilia), Scicli (Sicilia), Taormina (Sicilia), Tenno (Trentino Alto Adige), Vallelaghi (Trentino Alto Adige). Quattro i comuni non riconfermati: Ameglia (Liguria), Taggia (Liguria), Margherita di Savoia (Puglia) e Marciana Marina (Toscana).
Nella cerimonia di premiazione delle Bandiere blu, oggi nella sede del Cnr a Roma, alla presenza dei sindaci e del ministro per la Protezione Civile e le Politiche del mare, Nello Musumeci, il presidente della Fondazione Fee Italia, Claudio Mazza, ha sottolineato che aumenta il numero delle bandiere, «ma a crescere è soprattutto la sensibilità e la consapevolezza dei cittadini, ai quali va il merito di questo riconoscimento. Ogni amministrazione Bandiera Blu sa bene che una gestione virtuosa del territorio passa necessariamente anche dalla formazione e dal coinvolgimento dei singoli, delle scuole, delle associazioni, delle attività locali, di tutti gli operatori». E infatti grande rilievo viene dato alla gestione del territorio messa in atto dalle amministrazioni comunali che puntano alla Bandiera blu anche per promuovere il proprio territorio a livello turistico. I 32 criteri del Programma, spiega la Fee Italia, vengono aggiornati periodicamente in modo da spingere le amministrazioni locali partecipanti ad impegnarsi per risolvere, e migliorare nel tempo, le problematiche relative alla gestione del territorio per una attenta salvaguardia dell’ambiente. Nella fase di valutazione portata avanti dalla Commissione secondo un rigido schema procedurale, hanno dato il loro contributo diversi Enti Istituzionali tra cui i ministeri del Turismo, dell’Agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste, dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica; l’Istituto Superiore di Sanità; gli Ordini dei Chimici e dei Fisici; il Consiglio Nazionale delle Ricerche; Università della Tuscia e l’Università per Stranieri di Perugia; e organismi privati quali i sindacati balneari (Sib-Confcommercio e Fiba Confesercenti). La successiva approvazione da parte della giuria internazionale ha portato al raggiungimento del risultato finale. Gli 81 approdi premiati, spiega Fee Italia, dimostrano che la portualità turistica ha consolidato le scelte di sostenibilità intraprese, rispondendo ai requisiti previsti per l’assegnazione internazionale, garantendo la qualità e la quantità dei servizi erogati nella piena compatibilità ambientale. La Fee, fondata nel 1981, è un’organizzazione internazionale non governativa e no-profit, registrata come charity nel Regno Unito e con sede centrale a Copenaghen in Danimarca, attualmente presente in 81 paesi nei cinque Continenti. L’obiettivo principale dei programmi Fee è la diffusione delle buone pratiche per la sostenibilità ambientale, attraverso molteplici attività di educazione e formazione, con una particolare attenzione alle scuole di ogni ordine e grado. «La nostra Italia è sempre più blu. Con l’ingresso delle nuove località Bandiera Blu 2024, l’Italia sale a quota 485 spiagge certificate per l’eccellente qualità del mare e le buone pratiche di sostenibilità ambientale, ossia oltre l’11% di quelle premiate al mondo: un riconoscimento che attesta, ancora una volta, l’alto livello dell’offerta italiana in termini ecologici, di servizi e di accoglienza – dice Daniela Santanchè, ministro del Turismo -. Oltre a essere un alleato in più nell’accrescere la competitività, la visibilità e la reputazione delle strutture e del brand Italia»
Ripensare la tassa di soggiorno
«Sulla tassa di soggiorno occorre fare una riflessione, come d’altronde stiamo già facendo. Innanzitutto, c’è da focalizzarsi sul principio della proporzionalità: chi va in un albergo e spende mille euro a notte credo che sia giusto che paghi di più di chi va in un albergo spendendone 50. Quindi bisognerebbe ripensarla in questi termini e in maniera tale da renderla una vera tassa di scopo, affinché le risorse raccolte tramite essa vadano poi indirizzate verso il miglioramento dei servizi turistici» ha detto il ministro Santanchè durante una intervista a “Giù la maschera” su Rai Radio 1.
Fonte: Il Sole 24 Ore