In viaggio con le piattaforme: come e dove si va in vacanza scegliendo la destinazione online
I primi mesi del 2024, numeri alla mano, lasciano ben sperare gli operatori del travel e dell’hospitality. Dalle località di montagna alle classiche città d’arte, le presenze nelle strutture italiane sono in sostanziale crescita un po’ ovunque rafforzando le premesse di un 2024 che, anche su scala internazionale, potrebbe toccare (e superare) i livelli record del 2019, l’ultimo prima della pandemia. Le previsioni del World Tourism Barometer parlano in tal senso chiaro: le presenze stimate per fine anno dovrebbero segnare una crescita del 2% rispetto a cinque anni fa e in parallelo si affermeranno nuovi modi di viaggiare, sospinti dalla sempre più spiccata propensione a trasformare la vacanza in un’esperienza unica.
L’identikit dei viaggiatori secondo SiteMinder
Ma chi sono i vacanzieri che hanno soggiornato nel Belpaese negli ultimi dodici mesi? E quali saranno le località che si candidano ad essere le più accoglienti al mondo nel 2024? L’ultima edizione dell’Hotel Booking Trends di SiteMinder, relativa alle prenotazioni concluse nel 2023, ci dice chiaramente come l’Italia sia tornata ad essere una meta prediletta per i turisti esterofili, i cui arrivi sono aumentati del 7% rispetto all’anno precedente. Un dato già di per sé indicativo, che se combinato al ritorno di numerosi vacanzieri provenienti da Oltreoceano e dall’Estremo Oriente, ha portato la percentuale dei check-in effettuati in albergo da parte degli ospiti internazionali a sfiorare l’80% (quota fra le più alte in Europa). L’aumento dei prezzi dei voli e degli alloggi, che rischia di diventare una costante anche per la nuova stagione estiva, non ha dunque scoraggiato i turisti, anzi.
Detto che il contributo maggiore alle presenze è arrivato dagli Stati Uniti (seguono Germania, Regno Unito, Francia e Australia), in media le prenotazioni sono state perfezionate con una settimana di anticipo rispetto al 2022. Il vacanziero che raggiunge l’Italia dimostra inoltre una crescente propensione a spendere di più per quegli extra che rendono il soggiorno indimenticabile e ha contribuito suo malgrado a far lievitare la tariffa media giornaliera degli hotel tricolori, che nel 2023 ha registrato un rialzo del 20% anno su anno (circa 40 euro), superando di nove punti percentuali la media globale e toccando il picco di 267 euro a giugno. La crescita della domanda ha fatto anche aumentare anche l’intervallo medio tra la prenotazione e l’arrivo in struttura, salito a 39 giorni (due giorni in più rispetto al 2019) mentre Booking.com si è confermato al primo posto fra i canali di prenotazione che hanno generato più ricavi nel 2023 per gli hotel in Italia (davanti ai portali di Expedia Group e ai siti ufficiali degli alberghi). C’è un dato, infine, che conferma l’Italia allo status di una delle destinazioni più stagionali al mondo: la concentrazione di check-in a luglio arriva infatti al 12% ed è la percentuale più alta rispetto a qualsiasi altro paese europeo. Per l’anno in corso, secondo gli esperti di SiteMinder, gli albergatori dovranno quindi adottare un approccio dinamico nella gestione della propria attività per evitare il rischio di non essere allineati alle aspettative dei clienti. E una delle strade da seguire sarà quella di dotarsi di strumenti innovativi per comprendere come ogni interazione con i clienti possa rappresentare un’opportunità per generare profitto.
Milano Design Week: raddoppiano le ricerche su Airbnb
Che i turisti stranieri abbiamo ricominciato ad affollare le città e le destinazioni turistiche italiane lo dicono anche i numeri raccolti da Airbnb in coincidenza dell’ormai imminente rassegna della Milano Design Week edizione 2024. Il count down è iniziato e il capoluogo lombardo si appresta ad accogliere l’invasione di chi non vuole perdersi le novità, le installazioni e le feste in programma fra il 16 e il 21 aprile. La corsa all’alloggio è scattata mesi fa e sulla piattaforma degli affitti brevi le ricerche per le prenotazioni sono addirittura duplicate rispetto all’anno scorso, con statunitensi, tedeschi e brasiliani a inseguire (nell’ordine) gli italiani per quanto riguardo il numero di notti prenotate. Dove si possono trovare gli appartamenti più glamour per vivere da protagonisti una delle settimane più vivaci in assoluto nel calendario degli eventi milanesi? Negli “storici” quartieri del design come Brera e Tortona, dove si possono trovare loft di lusso con piscina e palestra interne, ma anche in zone della città che più di recente sono diventate di moda come Porta Venezia, Isola, il distretto di Sarpi-Chinatown e Nolo (Nord Loreto), dove è possibile soggiornare in una villa con dehors e giardino con piscina.
Le città più accoglienti per il 2024
Dalle Travel Predictions di Booking.com per il 2024, invece, arriva chiara e forte la conferma che viaggiare non è (per la maggior parte dei vacanzieri, anche italiani) un modo per evadere dalla propria vita, ma piuttosto un’occasione che rappresenta uno stimolo a vivere meglio. Il portale di prenotazioni in ambito travel più famoso al mondo ha così stilato una guida alle 10 città più ospitali del globo, spaziando dal Brasile al Giappone. Arraial d’Ajuda, a sud di Porto Seguro, è una delle migliori destinazioni balneari del paese sudamericano ed ha nelle sue spiagge la principale attrazione per chi è in cerca di riposo e relax in un luogo vivace ma non affollato. Sempre sul mare, ma a migliaia di chilometri più a Nord, sul litorale del Golfo di California di fronte a Cabo San Lucas, troviamo la città portuale di Mazatlán, meta balneare perfetta per chi non ne vuole sapere del turismo di massa e privilegia una vacanza all’insegna delle tradizioni messicane fra cibo di strada, palazzi coloniali del XIX secolo, l’ospitalità della gente del posto e il malecón (la passeggiata sul lungomare) che si estende per circa 21 km lungo il Pacifico. Scenario completamente diverso è quello di Moab, centro nel sud-est dello Utah, negli Stati Uniti, che si annuncia come un vero paradiso per gli appassionati di attività outdoor (kayak e rafting sul fiume Colorado per esempio) e dei paesaggi incontaminati, fra parchi nazionali, archi in arenaria naturale e altipiani di migliaia di chilometri quadrati.
Fonte: Il Sole 24 Ore