Incentivi 5.0, linee guida per gli investimenti in software

Incentivi 5.0, linee guida per gli investimenti in software

Le regole dei crediti d’imposta del piano Transizione 5.0 sono un vero rompicapo. Lo sanno bene anche le aziende che investono in software, alla costante ricerca di chiarimenti da parte del ministero delle Imprese e del made in Italy. AssoSoftware, l’associazione di Confindustria che rappresenta le aziende produttrici di software gestionali, in collaborazione con alcune università, esperti e con il supporto dello stesso ministero, ha pubblicato corpose linee guida. «Mettiamo a disposizione una serie di esempi pratici e casi d’uso – dice Pierfrancesco Angeleri, presidente di AssoSoftware – per superare le criticità che stanno frenando molte imprese, soprattutto Pmi, e per sostenerle nell’adozione di tecnologie abilitanti per renderle più digitali e sostenibili».

Quattro categorie

Il piano include tra gli investimenti tecnologici ammissibili per il beneficio software per l’efficienza energetica e il monitoraggio dei consumi, oltre a software per la gestione d’impresa. Le linee guida degli esperti di AssoSoftware identificano quattro tipologie.

Risparmi misurabili

La prima riguarda i software che conducono a risparmi energetici misurabili attraverso strumenti specifici, che non si basano quindi su metriche indirette come il miglioramento di un processo produttivo. In questo gruppo sono individuate nove casistiche: migrazione in cloud; algoritmi di calcolo energeticamente efficienti; riduzione dei consumi energetici grazie alla virtualizzazione; carico dinamico nelle reti aziendali; gestione intelligente dei sistemi di riscaldamento/ventilazione/condizionamento; software per ottimizzare sistemi di refrigerazione; sistemi di ottimizzazione della ventilazione industriale; gestione dinamica dell’illuminazione; gestione avanzata delle flotte aziendali.

Processi produttivi

La seconda categoria riguarda i software che consentono ottimizzazioni energetiche nei processi produttivi e vi rientrano dieci sotto gruppi: ottimizzazione delle linee produttive; AI e ottimizzazione energetico; gestione termica; ottimizzazione uso materie prime; simulazione dei processi produttivi; automazione dei cambi di produzione; ottimizzazione dei processi di manutenzione; gestione intelligente dei fluidi industriali.

Monitoraggio

Il terzo ambito include i software che migliorano il monitoraggio dei consumi energetici, attraverso un’analisi più accurata come base per attuare strategie di efficientamento energetico, anche attraverso l’uso di algoritmi di intelligenza artificiale. Per fare alcuni esempi si va dalla gestione delle anomalie di consumo all’analisi dei carichi energetici; dagli audit energetici digitali alla gestione dell’efficienza multi-sito.

Fonte: Il Sole 24 Ore