Industria militare, fitta rete di collaborazione tra Ankara e imprese italiane

Nell’area della Turkish Aerospace Industry (Tai) colpita dall’attentato erano presenti otto tecnici di Leonardo che, riferiscono fonti dell’azienda italiana, sono tutti al sicuro. La presenza di tecnici italiani sottolinea la collaborazione di lunga data tra la società turca e l’ex Finmeccanica. Ci sono
tuttora molti intrecci tra
Ankara e imprese italiane nell’industria militare.

La collaborazione è nata intorno all’elicottero A129, il Mangusta, un elicottero d’attacco prodotto dall’ex AgustaWestland. Nel 2007 Ankara ha comprato gli elicotteri e ha ottenuto di produrli su licenza in Turchia. Il contratto, ricorda una fonte italiana, era di 60 macchine poi salite a 90. Fabbricando i Mangusta i turchi sono gradualmente diventati autonomi e nel 2017 hanno cominciato a produrre in proprio questo elicottero, denominato T129 Atak. Un velivolo micidiale utilizzato dal regime di Erdogan anche per combattere i curdi. Hanno un cannone a tre canne rotanti: basta che il pilota guardi il bersaglio, l’arma segue
il suo occhio e spara 500 colpi in meno di un secondo.

La Tai ha acquisito competenze tecnologiche ed è diventata un concorrente degli altri costruttori, anche di Leonardo, l’Atak è stato esportato nelle Filippine e in Nigeria. Leonardo vende tuttora parti del velivolo ad Ankara in subfornitura. Un’altra azienda italiana, Ma Group (Magnaghi), fornisce i carrelli di atterraggio.

Secondo i dati del Sipri, la Tai nel 2022 era l’82ma industria mondiale per fatturato nella produzione di armi, con un miliardo 260 milioni di dollari di ricavi, su un fatturato totale di 1,557 miliardi. Non è la prima turca del settore, è preceduta dall’azienda di elettronica
Aselsan e da Baykar.

Un’altra collaborazione in corso tra Tai e Leonardo riguarda gli aerei da pattugliamento Meltem o P72, basati sul turboelica Atr72, costruito dalla joint venture tra Leonardo e la francese Airbus. Tai adatta i velivoli alle esigenze della Marina con una serie di modifiche, tra cui un sistema di combattimento antisommergibile.

Fonte: Il Sole 24 Ore